Carla Pezzuto, Nadia Felisi, Nadia Crispini, I. Rosso
{"title":"Utilizzo della fotobiomodulazione con luce blu nel trattamento di ulcere di varia eziologia in pazienti mielolesi: studio di casi","authors":"Carla Pezzuto, Nadia Felisi, Nadia Crispini, I. Rosso","doi":"10.4081/ijwc.2023.97","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Obiettivo dello studio di casi era verificare l’efficacia della fotobiomodulazione con luce blu come terapia per promuovere la guarigione di lesioni cutanee non rispondenti alle terapie convenzionali in pazienti mielolesi. Sono stati trattati 25 pazienti per un totale di 32 lesioni cutanee di varia eziologia, prevalentemente ulcere da pressione di 2°, 3° o 4° grado (rif. classificazione EPUAP/NPUAP), presenti da più di 90 giorni e che non mostravano segni clinici di evoluzione verso la guarigione, già sottoposte a trattamento con medicazioni avanzate per un periodo superiore a 4 settimane presso l’Unità Spinale. Per la terapia di Fotobiomodulazione è stato utilizzato un Dispositivo Medico di classe IIa (EmoLED) che impiega sorgenti LED che emettono luce blu nell’intervallo 410-430nm. Il trattamento con luce blu ha riattivato il processo di guarigione nel 68,7% delle ulcere trattate, con il raggiungimento di un livello di riepitelizzazione media pari al 72,8%. In base alla nostra esperienza preliminare la luce blu è una terapia che può contribuire a ridurre i tempi di cura e di ricovero e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti; può essere utilizzata anche in pazienti fragili, in quanto ben tollerata e di rapida esecuzione.","PeriodicalId":305425,"journal":{"name":"Italian Journal of Wound Care","volume":"5 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-07-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italian Journal of Wound Care","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4081/ijwc.2023.97","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Obiettivo dello studio di casi era verificare l’efficacia della fotobiomodulazione con luce blu come terapia per promuovere la guarigione di lesioni cutanee non rispondenti alle terapie convenzionali in pazienti mielolesi. Sono stati trattati 25 pazienti per un totale di 32 lesioni cutanee di varia eziologia, prevalentemente ulcere da pressione di 2°, 3° o 4° grado (rif. classificazione EPUAP/NPUAP), presenti da più di 90 giorni e che non mostravano segni clinici di evoluzione verso la guarigione, già sottoposte a trattamento con medicazioni avanzate per un periodo superiore a 4 settimane presso l’Unità Spinale. Per la terapia di Fotobiomodulazione è stato utilizzato un Dispositivo Medico di classe IIa (EmoLED) che impiega sorgenti LED che emettono luce blu nell’intervallo 410-430nm. Il trattamento con luce blu ha riattivato il processo di guarigione nel 68,7% delle ulcere trattate, con il raggiungimento di un livello di riepitelizzazione media pari al 72,8%. In base alla nostra esperienza preliminare la luce blu è una terapia che può contribuire a ridurre i tempi di cura e di ricovero e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti; può essere utilizzata anche in pazienti fragili, in quanto ben tollerata e di rapida esecuzione.