E. Delay, M. Moutran, G. Toussoun, C. Ho Quoc, S. Garson, R. Sinna
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Abstract
A partire da un’esperienza di 950 interventi di innesto di tessuto adiposo nella regione toracomammaria realizzati dal primo autore di questo articolo, gli autori ritengono che il lipomodellamento della mammella, o trasferimento adiposo al seno, rappresenti un importante progresso nella chirurgia plastica del seno. La tecnica è, attualmente, ben codificata e il tasso di complicanze è molto basso (sei casi di infezione e un caso di pneumotorace su 950 interventi). II follow-up clinico a lungo termine dimostra una stabilità dei risultati morfologici rispetto al volume ottenuto a 3 o a 4 mesi postoperatori. La comparsa di focolai clinici di citosteatonecrosi è fortemente dipendente dall’operatore e si presenta all’inizio dell’esperienza. Sul piano radiologico, la valutazione mostra, il più delle volte, degli aspetti di seni normali, con, talvolta, delle immagini di citosteatonecrosi, con, il più delle volte, delle immagini di cisti oleose e, più raramente, delle immagini di noduli di citosteatonecrosi o, ancora più raramente, delle calcificazioni o delle cisti complesse. Secondo la nostra esperienza, queste immagini non si prestano a una confusione con la diagnosi di cancro per radiologi esperti nella diagnostica per immagini del seno. A causa del basso tasso di complicanze, dei risultati molto buoni ottenuti e dell’eccellente accettazione della tecnica da parte delle pazienti, questa tecnica ha completamente modificato le nostre indicazioni nella chirurgia plastica del seno. Nella ricostruzione mammaria, il lipomodellamento rappresenta il complemento ideale per la ricostruzione autologa con il lembo del gran dorsale. Il lipomodellamento può essere applicato alle ricostruzioni mammarie mediante delle protesi, soprattutto in caso di sostituzione di protesi, e può fornire il suo contributo nei ritocchi dopo trans rectus abdominis musculocutaneous (TRAM) flap o dopo deep inferior epigastric perforator (DIEP). Nel quadro della sindrome di Poland, il lipomodellamento sembra fornire un importante progresso e rivoluzionerà, probabilmente, il trattamento dei casi gravi di sindrome di Poland. Il lipomodellamento apporta anche una nuova alternativa per il trattamento del pectus excavatum, dei seni tuberosi e delle asimmetrie mammarie con un’ipotrofia mammaria monolaterale.