Mirko Masciullo, Antonello Pucci, F. Marti, Roberto Latina, Claudia Torretta, Lucia Mitello, A. Marucci
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Abstract
Introduzione: Negli ultimi anni, è emersa la necessità di utilizzare terminologie standardizzate per descrivere il processo di nursing e l’attività infermieristica. I linguaggi sono basati su evidenze scientifiche, garantendo continuità assistenziale al paziente e maggiore visibilità della professione. In questo studio vengono identificate le diagnosi infermieristiche, secondo tassonomia NANDA-I (North American Nursing Diagnosis Association International) e ICNP (Classificazione Internazionale per la Pratica Infermieristica), più utilizzate nel contesto specifico della terapia intensiva per adulti.
Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura scientifica di tipo Scoping Review tra marzo e novembre 2022. Sono stati inclusi gli studi primari pubblicati tra il 2012 e il 2022, provenienti da tre differenti banche dati, escludendo campioni di pazienti affetti da COVID-19 o con dati aggregati di diversi contesti assistenziali.
Risultati: sono stati selezionati 9 articoli che rispondevano al quesito riguardo alla tassonomia NANDA-I, mentre nessun articolo è stato incluso per il linguaggio ICNP. Nei 9 articoli veniva analizzato un campione totale di 817 pazienti provenienti da Brasile, Italia e Turchia. In questo studio le diagnosi NANDA-I incluse sono state 44, tra cui le più utilizzate: “(00004) Rischio di infezione”, “(00047) Rischio di integrità cutanea compromessa”, “(00030) Scambi gassosi compromessi”. Sono riassunti nell’articolo i dati di frequenza delle diagnosi risultate più comuni nel contesto assistenziale analizzato.
Discussione: gli infermieri pongono grande attenzione alla prevenzione, formulando spesso diagnosi di rischio in aggiunta a quelle reali. Tuttavia, si è evidenziata una tendenza a considerare maggiormente i bisogni fisiologici, tralasciando la sfera emozionale, spirituale e relazionale del paziente.
Conclusioni: Lo studio ha risposto al quesito di ricerca per le diagnosi NANDA-I, mentre non ha portato risultati, evidenziando un’area grigia per le diagnosi ICNP. Studi futuri saranno necessari per creare sottoinsiemi di diagnosi infermieristiche NANDA-I specifici per la terapia intensiva per adulti, al fine di ottimizzare l’uso dei linguaggi standardizzati in tale contesto assistenziale.