Considerazioni in merito al parere del Comitato Nazionale di Bioetica. Covid-19: la decisione clinica in condizioni di carenza di risorse e il criterio del “triage in emergenza pandemicaâ€
{"title":"Considerazioni in merito al parere del Comitato Nazionale di Bioetica. Covid-19: la decisione clinica in condizioni di carenza di risorse e il criterio del “triage in emergenza pandemicaâ€","authors":"Ilaria Giubbilo","doi":"10.4081/scenario.2020.443","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nell’ambito della recente pandemia Sars-Cov-2 correlata si è posta in evidenza in Italia la problematica della scarsità delle risorse in sanità e sul come destinarle su base etica oltre che economico/manageriale. Il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) nel parere dell’8 aprile 2020 ha riconosciuto il criterio clinico il più adeguato punto di riferimento finanche nelle situazioni di triage in emergenza pandemica, ritenendo qualunque altro criterio “di selezione [...] eticamente inaccettabile†. Ciò viene detto in risposta alle Raccomandazioni di etica clinica della Società Scientifica SIAARTI, uscite a marzo 2020, nelle quali si ipotizza l’introduzione di un limite di età per l’accesso di pazienti affetti da CoViD al percorso intensivo di cure, stanti risorse sempre più scarse e terapie intensive ad alti livelli di saturazione. Affinchè però tutto il dibattito che se ne è generato a vari gradi (ordini professionali, opinione pubblica, organismi istituzionali...) sia propositivo,- deve venire recuperato un percorso di senso. Un suggerimento in questa direzione deriva dall’etica dei trapianti. Nel mondo della donazione e dei trapianti è difatti quotidiana la decisione su come allocare le scarse risorse portando avanti scelte valoriali anche forti, nell’ottemperanza di principi etici, deontologici, giuridici, senza rischiare la deriva del piano inclinato.","PeriodicalId":252784,"journal":{"name":"Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza","volume":"23 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-10-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"1","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4081/scenario.2020.443","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Nell’ambito della recente pandemia Sars-Cov-2 correlata si è posta in evidenza in Italia la problematica della scarsità delle risorse in sanità e sul come destinarle su base etica oltre che economico/manageriale. Il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) nel parere dell’8 aprile 2020 ha riconosciuto il criterio clinico il più adeguato punto di riferimento finanche nelle situazioni di triage in emergenza pandemica, ritenendo qualunque altro criterio “di selezione [...] eticamente inaccettabile†. Ciò viene detto in risposta alle Raccomandazioni di etica clinica della Società Scientifica SIAARTI, uscite a marzo 2020, nelle quali si ipotizza l’introduzione di un limite di età per l’accesso di pazienti affetti da CoViD al percorso intensivo di cure, stanti risorse sempre più scarse e terapie intensive ad alti livelli di saturazione. Affinchè però tutto il dibattito che se ne è generato a vari gradi (ordini professionali, opinione pubblica, organismi istituzionali...) sia propositivo,- deve venire recuperato un percorso di senso. Un suggerimento in questa direzione deriva dall’etica dei trapianti. Nel mondo della donazione e dei trapianti è difatti quotidiana la decisione su come allocare le scarse risorse portando avanti scelte valoriali anche forti, nell’ottemperanza di principi etici, deontologici, giuridici, senza rischiare la deriva del piano inclinato.