P. Faglin (MD, chef de clinique des Universités–assistant des Hôpitaux) , P. Guerreschi MD-PhD, Professeur des Universités, praticien hospitalier , D. Labbé MD-PhD
{"title":"Lifting cervicofacciale e altre procedure associate","authors":"P. Faglin (MD, chef de clinique des Universités–assistant des Hôpitaux) , P. Guerreschi MD-PhD, Professeur des Universités, praticien hospitalier , D. Labbé MD-PhD","doi":"10.1016/S1769-6704(21)45631-7","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Il ringiovanimento complessivo del viso è più facilmente scomponibile in tre piani: il terzo superiore, il terzo medio e il terzo inferiore. Solo quest’ultimo è discusso in questo articolo. Come ad ogni piano, esiste un importante arsenale terapeutico, medico o chirurgico, o una combinazione dei due, che può essere utilizzato. Il lifting cervicofacciale (LCF) rappresenta il mezzo di trattamento più aggressivo, ma anche più radicale, la cui richiesta è spesso avanzata dopo una lunga costruzione di fiducia tra il paziente e il suo chirurgo. Le varianti tecniche del lifting sono numerose e in continua evoluzione. Un esame clinico globale del viso e del collo permette di adattare meglio il gesto al paziente. Secondo l’ISAPS, i lifting del viso, o ritidectomie, rappresenterebbero circa l’8% di tutte le procedure di chirurgia estetica a livello mondiale nel 2018, ma con una chiara tendenza al ribasso di anno in anno (-19,7% rispetto al 2014) a favore delle procedure non chirurgiche. Le donne rappresentavano l’82-88% dei pazienti. L’età media delle pazienti era compresa tra i 50 e i 70 anni. Esistono, tuttavia, differenze nella pratica in tutto il mondo. Se, in America, il LCF e la chirurgia estetica più in generale devono essere visibili, ostentati e considerati come un segno di ricchezza, in Francia devono essere naturali, “vedersi senza vedersi”. Questo è il french touch. Gli obiettivi chirurgici del LCF sono ridisegnare l’ovale del viso, approfondire l’angolo cervicomentoniero, marcare l’angolo mandibolare e restituire altezza e proiezione al mento.</p></div>","PeriodicalId":100455,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","volume":"19 4","pages":"Pages 1-20"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-11-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Plastica? Ricostruttiva ed Estetica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1769670421456317","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il ringiovanimento complessivo del viso è più facilmente scomponibile in tre piani: il terzo superiore, il terzo medio e il terzo inferiore. Solo quest’ultimo è discusso in questo articolo. Come ad ogni piano, esiste un importante arsenale terapeutico, medico o chirurgico, o una combinazione dei due, che può essere utilizzato. Il lifting cervicofacciale (LCF) rappresenta il mezzo di trattamento più aggressivo, ma anche più radicale, la cui richiesta è spesso avanzata dopo una lunga costruzione di fiducia tra il paziente e il suo chirurgo. Le varianti tecniche del lifting sono numerose e in continua evoluzione. Un esame clinico globale del viso e del collo permette di adattare meglio il gesto al paziente. Secondo l’ISAPS, i lifting del viso, o ritidectomie, rappresenterebbero circa l’8% di tutte le procedure di chirurgia estetica a livello mondiale nel 2018, ma con una chiara tendenza al ribasso di anno in anno (-19,7% rispetto al 2014) a favore delle procedure non chirurgiche. Le donne rappresentavano l’82-88% dei pazienti. L’età media delle pazienti era compresa tra i 50 e i 70 anni. Esistono, tuttavia, differenze nella pratica in tutto il mondo. Se, in America, il LCF e la chirurgia estetica più in generale devono essere visibili, ostentati e considerati come un segno di ricchezza, in Francia devono essere naturali, “vedersi senza vedersi”. Questo è il french touch. Gli obiettivi chirurgici del LCF sono ridisegnare l’ovale del viso, approfondire l’angolo cervicomentoniero, marcare l’angolo mandibolare e restituire altezza e proiezione al mento.