{"title":"Gestione delle lesioni cutanee dolorose e potenzialmente infette: Attività trasversali dell’infermieristica di famiglia e comunità","authors":"Patrizia D'Incecco","doi":"10.4081/ijwc.2022.87","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Le Lesioni Cutanee Croniche (LCC) possono rappresentare la sommatoria di alterazioni fisiopatologiche, comorbilità, fattori di rischio intrinseci ed estrinseci alla persona anziana, la quale spesso si trova sola o con familiari altrettanto anziani, in condizioni socioeconomiche sfavorevoli, con compromissione delle capacità funzionali e di altri indicatori di salute. L’infermiere di famiglia e comunità svolge attività trasversali nella presa in carico dei cittadini che hanno dei bisogni di salute, con una modalità proattiva e di prossimità, nell’ottica di accrescere l’integrazione e la collaborazione tra i vari operatori sociosanitari anche attivando risorse comunitarie presenti sul territorio. Le 4 persone con LCC individuate, assistite sia a domicilio che in ambulatorio infermieristico, hanno un’età media di 76 anni e presentano lesioni cutanee a carico degli arti inferiori con insufficienza venosa cronica e malattia diabetica. I pazienti riportavano un’importante sintomatologia dolorosa (VNR 8-10) che è stata gestita, nel cambio di medicazione e prima del debridement, con lidocaina cloridrato 5% crema per 15 minuti e terapia antalgica sistemica (NRS 3-4). Gli interventi tempestivi, attuati con il MMG, il medico specialista vascolare, l’assistente sociale, altri professionisti presenti sul territorio e con l’ausilio di indagini strumentali e di laboratorio, hanno permesso, in un lasso di tempo di 6 settimane, di migliorare notevolmente il letto di lesione e la contrazione delle dimensioni di lesione. L’educazione terapeutica messa in atto dall’Infermiere di Famiglia e comunità, condivisa con famiglia, caregiver e paziente, ha aiutato a comprendere la malattia e il trattamento, a collaborare alle cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed a conservare e migliorare la propria qualità di vita.","PeriodicalId":305425,"journal":{"name":"Italian Journal of Wound Care","volume":"45 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-07-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italian Journal of Wound Care","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.4081/ijwc.2022.87","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le Lesioni Cutanee Croniche (LCC) possono rappresentare la sommatoria di alterazioni fisiopatologiche, comorbilità, fattori di rischio intrinseci ed estrinseci alla persona anziana, la quale spesso si trova sola o con familiari altrettanto anziani, in condizioni socioeconomiche sfavorevoli, con compromissione delle capacità funzionali e di altri indicatori di salute. L’infermiere di famiglia e comunità svolge attività trasversali nella presa in carico dei cittadini che hanno dei bisogni di salute, con una modalità proattiva e di prossimità, nell’ottica di accrescere l’integrazione e la collaborazione tra i vari operatori sociosanitari anche attivando risorse comunitarie presenti sul territorio. Le 4 persone con LCC individuate, assistite sia a domicilio che in ambulatorio infermieristico, hanno un’età media di 76 anni e presentano lesioni cutanee a carico degli arti inferiori con insufficienza venosa cronica e malattia diabetica. I pazienti riportavano un’importante sintomatologia dolorosa (VNR 8-10) che è stata gestita, nel cambio di medicazione e prima del debridement, con lidocaina cloridrato 5% crema per 15 minuti e terapia antalgica sistemica (NRS 3-4). Gli interventi tempestivi, attuati con il MMG, il medico specialista vascolare, l’assistente sociale, altri professionisti presenti sul territorio e con l’ausilio di indagini strumentali e di laboratorio, hanno permesso, in un lasso di tempo di 6 settimane, di migliorare notevolmente il letto di lesione e la contrazione delle dimensioni di lesione. L’educazione terapeutica messa in atto dall’Infermiere di Famiglia e comunità, condivisa con famiglia, caregiver e paziente, ha aiutato a comprendere la malattia e il trattamento, a collaborare alle cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed a conservare e migliorare la propria qualità di vita.