La soppressione del dissenso e della libertà di espressione in Turchia

Yarman Akdeniz, Kerem Altiparmak
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Abstract

La Turchia vanta una lunga storia di censure e di criminalizzazione del diritto alla libertà di espressione, che va oltre i media tradizionali e che è stata estesa nel 2007 a internet e ai social media. Il presente capitolo si propone di fornire uno sguardo e una valutazione critici della condizione attuale della libertà di espressione in Turchia. Prenderà come tema “l’effetto silenziante” di molte azioni recentemente adottate dal governo del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP), incluse persecuzioni giudiziarie aggressive e investigazioni penali, l’emissione di ordini di censura preventiva, cause civili vessatorie, l’abuso del diritto di replica previsto dalla legge, la rimozione forzata di contenuti digitali, il blocco di siti web e dei social media, sanzioni amministrative e visite fiscali riguardanti i proprietari di media e le aziende e l’imposizione, nei confronti di tali aziende, del licenziamento dei giornalisti che adottano un atteggiamento critico nei confronti del governo e delle sue politiche. L’effetto silenziante e “dissuasivo” di tali pratiche sui media (incluse la carta stampata, i media audiovisivi e i giornalisti), sulle ONG e sugli attivisti per i diritti umani, così come sul mondo accademico, sarà parte della presente valutazione. Oltre ai nostri criteri di valutazione, il “Bureau of Democracy, Human Rights and Labor Country Reports on Human Rights Practices” del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti del 2014 ha fatto riferimento al presunto utilizzo diffuso, da parte delle autorità turche, di origliare, cimici e intercettazioni telefoniche con effetto dissuasivo sulla libertà di espressione e ha stabilito che tali pratiche incoraggiano un’autocensura sia negli ambienti privati che in quelli professionali. Il risultato complessivo di tali pratiche governative consiste nella sostituzione della libertà di espressione con un clima di paura con meno dibattiti politici e dissenso.
镇压土耳其境内的异议和言论自由
土耳其有着悠久的审查和刑事化言论自由权利的历史,这一权利超越了传统媒体,并于2007年扩展到互联网和社交媒体。本章的目的是对土耳其言论自由的现状进行批判性的审查和评估。将作为一个“主题silenziante效应”的政府最近采取的许多行动的正义与发展党(justice and development party)侵略,包括起诉和刑事调查,类别和预防性审查制度,民事案件不公平的条件,法律规定的滥用的答辩权,强制取消数字内容、网站和社交媒体的封锁,对媒体所有者和企业的行政制裁和税务访问,以及对对政府及其政策持批评态度的记者的解雇。这种做法对媒体(包括印刷媒体、视听媒体和记者)、非政府组织和人权活动人士以及学术界的沉默和“劝阻”影响将成为评估的一部分。除了我们的评估标准,“Bureau of Democracy, Human Rights and乡村劳工- Human Rights Practices”美国国务院(state department)提到了所谓的2014年,土耳其当局的广泛使用,与威慑作用、臭虫和窃听电话为言论自由和调查发现,这些做法鼓励专业un’autocensura是私人的环境中。这些政府做法的总体结果是,用更少的政治辩论和不同意见取代恐惧的气氛。
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