{"title":"Tra memoria idillica ed innalzamento ironico: la funzione letteraria delle ricordanze epiche nelle “Confessioni d’un Italiano”","authors":"Emanuele Delfiore","doi":"10.54103/2724-3346/20502","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Frutto della mescidanza di elementi strutturali e stilistici riconducibili a differenti generi letterari, Le Confessioni d’un Italiano evidenziano un fitto rapporto intessuto da Ippolito Nievo con la tradizione epica. Tale legame, ben più profondo di quanto non sembri, è rilevabile in numerose zone dell’opera e a differenti livelli: dalla presenza dell’Orlando furioso di Ludovico Arioto e della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, fra i libri più amati da Clara per le sue letture notturne, agli influssi di tali modelli, deducibili da un loro riutilizzo ironico per quel che concerne l’impianto onomastico dell’opera; dal paragone umoristico fra le scorribande infantili di Carlino e Pisana nei dintorni del castello di Fratta e le avventure dei paladini, fino al riferimento chisciottesco per smentire le illusioni giovanili del protagonista-narratore del romanzo.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"23 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-06-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/20502","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Frutto della mescidanza di elementi strutturali e stilistici riconducibili a differenti generi letterari, Le Confessioni d’un Italiano evidenziano un fitto rapporto intessuto da Ippolito Nievo con la tradizione epica. Tale legame, ben più profondo di quanto non sembri, è rilevabile in numerose zone dell’opera e a differenti livelli: dalla presenza dell’Orlando furioso di Ludovico Arioto e della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, fra i libri più amati da Clara per le sue letture notturne, agli influssi di tali modelli, deducibili da un loro riutilizzo ironico per quel che concerne l’impianto onomastico dell’opera; dal paragone umoristico fra le scorribande infantili di Carlino e Pisana nei dintorni del castello di Fratta e le avventure dei paladini, fino al riferimento chisciottesco per smentire le illusioni giovanili del protagonista-narratore del romanzo.