{"title":"QUOMODO SIT OMNIPOTENS CUM MULTA NON POSSIT. ANSELMO D’AOSTA E PIER DAMIANI SULL’ONNIPOTENZA DIVINA","authors":"Alfredo Gatto","doi":"10.1590/0100-512X2021N14904AG","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"RESUMO L’articolo si propone di analizzare il dibattito che ha caratterizzato l’XI secolo alla luce dell’onnipotenza divina, con particolare riguardo per le riflessioni di Pier Damiani e Anselmo d’Aosta. Dopo aver presentato la disputa tra Lanfranco di Pavia e Berengario di Tours sul ruolo e la funzione dell’ars dialectica, l’articolo si concentra sul De divina omnipotentia di Damiani, mettendo in risalto la radicalita dell’approccio sostenuto dal monaco ravennate. L’articolo procede prendendo in esame la posizione sostenuta da Anselmo nel Proslogion, nel De libertate arbitrii, nel De casu diaboli e nel Cur Deus homo per porre in risalto la centralita dell’approccio anselmiano nella storia successiva della filosofia medievale.","PeriodicalId":52055,"journal":{"name":"Kriterion-Revista de Filosofia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2000,"publicationDate":"2021-10-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Kriterion-Revista de Filosofia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1590/0100-512X2021N14904AG","RegionNum":4,"RegionCategory":"哲学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"PHILOSOPHY","Score":null,"Total":0}
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摘要
我重申这篇文章的目的是根据神圣的全能来分析11世纪的辩论,特别注意皮尔·达米亚尼和安塞尔莫·达奥斯塔的思想。在介绍了Lanfranco di Pavia和Berengario di Tours之间关于ars对话的作用和职能的争论之后,这篇文章集中讨论了Damiani神圣的omsunentia,强调了ravennate僧侣所提倡的方法的激进性。这篇文章接着考察了安塞尔莫在即将发生的事情中所持的立场
QUOMODO SIT OMNIPOTENS CUM MULTA NON POSSIT. ANSELMO D’AOSTA E PIER DAMIANI SULL’ONNIPOTENZA DIVINA
RESUMO L’articolo si propone di analizzare il dibattito che ha caratterizzato l’XI secolo alla luce dell’onnipotenza divina, con particolare riguardo per le riflessioni di Pier Damiani e Anselmo d’Aosta. Dopo aver presentato la disputa tra Lanfranco di Pavia e Berengario di Tours sul ruolo e la funzione dell’ars dialectica, l’articolo si concentra sul De divina omnipotentia di Damiani, mettendo in risalto la radicalita dell’approccio sostenuto dal monaco ravennate. L’articolo procede prendendo in esame la posizione sostenuta da Anselmo nel Proslogion, nel De libertate arbitrii, nel De casu diaboli e nel Cur Deus homo per porre in risalto la centralita dell’approccio anselmiano nella storia successiva della filosofia medievale.