{"title":"在精神分析过程中识别个人语言","authors":"Ignazio Cannas","doi":"10.3280/psi2022-002006","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In questo scritto l'autore commenta il lavoro Parole e working through della O'Shaughnessy. Partendo dal materiale clinico, esamina alcune trasformazioni avvenute in campo kleiniano fra gli anni Settanta e Ottanta e le confronta col suo modello ispirato mag-giormente dagli autori indipendenti. Si sofferma su differenze e similarità. Conclude centrando l'attenzione sull'idioma personale come metafora della soggettività e della creatività psichica e sulla necessità che l'analista ne faciliti il riconoscimento.","PeriodicalId":39274,"journal":{"name":"Rivista Di Psicoanalisi","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Il riconoscimento dell'idioma personale nel processo psicoanalitico\",\"authors\":\"Ignazio Cannas\",\"doi\":\"10.3280/psi2022-002006\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"In questo scritto l'autore commenta il lavoro Parole e working through della O'Shaughnessy. Partendo dal materiale clinico, esamina alcune trasformazioni avvenute in campo kleiniano fra gli anni Settanta e Ottanta e le confronta col suo modello ispirato mag-giormente dagli autori indipendenti. Si sofferma su differenze e similarità. Conclude centrando l'attenzione sull'idioma personale come metafora della soggettività e della creatività psichica e sulla necessità che l'analista ne faciliti il riconoscimento.\",\"PeriodicalId\":39274,\"journal\":{\"name\":\"Rivista Di Psicoanalisi\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2023-02-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Rivista Di Psicoanalisi\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.3280/psi2022-002006\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"Q4\",\"JCRName\":\"Psychology\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Rivista Di Psicoanalisi","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/psi2022-002006","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Psychology","Score":null,"Total":0}
Il riconoscimento dell'idioma personale nel processo psicoanalitico
In questo scritto l'autore commenta il lavoro Parole e working through della O'Shaughnessy. Partendo dal materiale clinico, esamina alcune trasformazioni avvenute in campo kleiniano fra gli anni Settanta e Ottanta e le confronta col suo modello ispirato mag-giormente dagli autori indipendenti. Si sofferma su differenze e similarità. Conclude centrando l'attenzione sull'idioma personale come metafora della soggettività e della creatività psichica e sulla necessità che l'analista ne faciliti il riconoscimento.