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摘要
移民的经验反映了古老的紧张局势,并影响了多种身份的表达。1979年革命爆发前后,伊朗侨民的情况尤其如此。在2001年9月11日的事件中,这些外逃伴随着妇女的监禁记录和备忘录,这些记录和备忘录侧重于伊斯兰共和国境内的性别限制和监禁做法。伊朗革命40年历史的分水岭,痛苦的西方放到一边,这一贡献的目标确定伊斯兰头巾和叙事集中于妇女肖像,考虑隔离三个作者签署的精选诗歌irano-americane -波斯banoo Khalili, Aphrodite迭戈Navab和Persis M .卡里姆-属于几代人,外籍人士的不同的职业生涯。将对这些作文进行分析,以突出se的一个更微妙和更脆弱的重写维度,该维度侧重于与失去、陌生和“翻译状态”相关的象征、记忆和文化遗产的分裂。最后,这些诗将被解读为重新配置关于过去的演讲的空间,并将想象中的se与日益多元的散居身份之间的关系戏剧化。
Oltre queste mura (in)visibili: memoria, rivoluzione e straniamento nella poesia femminile irano-americana
L'esperienza delle migrazioni riflette antiche tensioni e condiziona rappresentazioni identitarie molteplici. Il caso della diaspora iraniana e caratterizzato, in particolare, da flussi diretti in Occidente prima e dopo lo scoppio della Rivoluzione nel 1979. In concomitanza con gli eventi dell'11 settembre 2001, tali esodi sono accompagnati da cronache femminili di prigionia e memoir incentrati su restrizioni e prassi di confinamento di genere nel contesto della Repubblica Islamica. A quarant'anni dallo spartiacque storico e traumatico della Rivoluzione Iraniana, e obiettivo di questo contributo accantonare la fissazione occidentale sul velo islamico e le narrazioni imperniate su ritratti femminili di segregazione, per prendere in esame una selezione di poesie a firma di tre autrici irano-americane - Laleh Khalili, Aphrodite Desiree Navab e Persis M. Karim - appartenenti a diverse generazioni di espatriati, nonche distinte per carriere professionali. I componimenti verranno analizzati per mettere in luce una dimensione piu sottile e vulnerabile di riscrittura del se incentrata sugli sdoppiamenti di simbologie, memorie e retaggi culturali connessi a motivi di perdita, straniamento e "stati del tra". Le poesie saranno lette, infine, come spazi di riconfigurazione di un discorso sul passato e di drammatizzazione del rapporto tra un se che (re)immagina e un'identita diasporica sempre piu plurale.