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Insicurezza idrica come causa di trasformazioni nello spazio e fonte di dissenso politico: il caso del Khuzestan iraniano
I cambiamenti climatici e l'impronta ecologica contribuiscono ad aggravare una problematica storicamente presente nel territorio iraniano, ovvero la scarsita d'acqua. Alcune province, come quella del Khuzestan, accusano una grave insicurezza idrica dovuta non solo alla penuria della risorsa, ma anche alla sua scarsa qualita, spesso compromessa dall'inquinamento atmosferico e dagli scarichi industriali, fattori che hanno alterato l'equilibrio degli ecosistemi locali. Al fine di contrastare l'insicurezza idrica e stato predisposto un massiccio investimento nella costruzione di dighe che, tuttavia, non hanno alleviato la mancanza d'acqua, ne limitato i frequenti fenomeni di alluvione a danno di vite umane, infrastrutture, agricoltura e insediamenti abitativi. La penuria idrica e la costruzione delle dighe hanno cosi costretto numerose comunita a ristabilirsi nei centri cittadini della provincia, abbandonando i villaggi e modificando la geografia urbana con un ingente sviluppo di aree informali. Questo saggio analizza la problematica idrica in Iran osservando, in prospettiva storica, la realta del Khuzestan. Si esamineranno gli effetti sociopolitici generati dalla scarsita d'acqua e l'impatto delle dighe sul fiume Karun a livello ambientale, urbano e demografico. Si vorra concludere su come l'emergenza idrica sia attualmente determinante ad innescare proteste popolari che uniscono la richiesta d'acqua a rivendicazioni di natura politica, economica e sociale e risultano quindi una minaccia per la stabilita del Paese.