{"title":"在青铜时代和铁器时代之间,意大利的陶器和产品区的熔炉","authors":"A. Sotgia","doi":"10.6092/ISSN.1974-7985/10313","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Partendo da una ricognizione sistematica delle “strutture di combustione” per ceramica attestate nella penisola italiana durante l’Eta del Bronzo (2200-950 a.C.) e l’Eta del Ferro (950-725 a.C.) si e ottenuta una ricostruzione formale dei differenti tipi di fornaci, prestando attenzione anche alle aree produttive dove esse sono state individuate. \nIn questo modo e stato possibile caratterizzare piu puntualmente questo tipo di evidenze, sottolineando somiglianze, differenze e aspetti comuni anche tra siti diversi durante l’arco cronologico in esame. \nLa tipologia qui presentata risulta essere un ampliamento originale di quelle finora proposte ed e formata da cinque tipi di fornaci: “A Cielo Aperto” o “A Catasta” (1); A Camera Unica (2); A due fosse con struttura orizzontale (3.1) o verticale (3.2); a fossa singola profonda senza diaframma (4.1) o con diaframma (4.2); e fissa in muratura (5). \nL’analisi dell’articolazione crono-tipologica delle fornaci non solo riflette uno sviluppo tecnologico, nel senso che dai tipi piu semplici dei periodi piu antichi si passa a strutture piu complesse dei periodi piu recenti, ma e anche da connettere con l’organizzazione della produzione artigianale durante l’Eta del Bronzo e l’Eta del Ferro. \nI tipi piu semplici, infatti, risultano essere i piu vecchi, tuttavia, non vengono mai completamente abbandonati, e sono documentati insieme ai tipi piu recenti (anche all'interno degli stessi siti), probabilmente come risposta alla necessita di produrre classi ceramiche diverse. \nL'installazione di tipi di fornaci via via piu complesse e quindi da mettere relazione con forme piu specializzate di artigianato, come evidenziato dalla presenza di apposite aree di produzione in vari siti. \nIl lavoro qui presentato, quindi, permette una definizione piu puntuale sia delle strutture per la cottura della ceramica che delle area produttive. Grazie ad una tipologia originale e dettagliata delle evidenze, che al confronto tra queste dato archeologico e studi etno-archeologici e speriamentali, e possibile comprendere meglio una particolare classe di dati, quella delle “strutture di combustione” cosi presente nei contesti indagati.","PeriodicalId":30393,"journal":{"name":"IpoTESI di Preistoria","volume":"13 1","pages":"301-318"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Fornaci per ceramica ed aree produttive in Italia tra Età del Bronzo ed Età del Ferro\",\"authors\":\"A. 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Fornaci per ceramica ed aree produttive in Italia tra Età del Bronzo ed Età del Ferro
Partendo da una ricognizione sistematica delle “strutture di combustione” per ceramica attestate nella penisola italiana durante l’Eta del Bronzo (2200-950 a.C.) e l’Eta del Ferro (950-725 a.C.) si e ottenuta una ricostruzione formale dei differenti tipi di fornaci, prestando attenzione anche alle aree produttive dove esse sono state individuate.
In questo modo e stato possibile caratterizzare piu puntualmente questo tipo di evidenze, sottolineando somiglianze, differenze e aspetti comuni anche tra siti diversi durante l’arco cronologico in esame.
La tipologia qui presentata risulta essere un ampliamento originale di quelle finora proposte ed e formata da cinque tipi di fornaci: “A Cielo Aperto” o “A Catasta” (1); A Camera Unica (2); A due fosse con struttura orizzontale (3.1) o verticale (3.2); a fossa singola profonda senza diaframma (4.1) o con diaframma (4.2); e fissa in muratura (5).
L’analisi dell’articolazione crono-tipologica delle fornaci non solo riflette uno sviluppo tecnologico, nel senso che dai tipi piu semplici dei periodi piu antichi si passa a strutture piu complesse dei periodi piu recenti, ma e anche da connettere con l’organizzazione della produzione artigianale durante l’Eta del Bronzo e l’Eta del Ferro.
I tipi piu semplici, infatti, risultano essere i piu vecchi, tuttavia, non vengono mai completamente abbandonati, e sono documentati insieme ai tipi piu recenti (anche all'interno degli stessi siti), probabilmente come risposta alla necessita di produrre classi ceramiche diverse.
L'installazione di tipi di fornaci via via piu complesse e quindi da mettere relazione con forme piu specializzate di artigianato, come evidenziato dalla presenza di apposite aree di produzione in vari siti.
Il lavoro qui presentato, quindi, permette una definizione piu puntuale sia delle strutture per la cottura della ceramica che delle area produttive. Grazie ad una tipologia originale e dettagliata delle evidenze, che al confronto tra queste dato archeologico e studi etno-archeologici e speriamentali, e possibile comprendere meglio una particolare classe di dati, quella delle “strutture di combustione” cosi presente nei contesti indagati.