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L’ambiguita risulta particolarmente ovvia nei viaggi sulle orme di Dante compiuti in Italia dagli scrittori francesi del Diciannovesimo secolo, che enfatizzano particolarmente il processo di identificazione emotiva. Si pensi qui a Chateaubriand, che nel 1828 viaggia attraverso l’Italia assumendo la posa di nuovo Alighieri, sebbene la sua conoscenza dell’opera di quest’ultimo sia piuttosto approssimativa. La sua identificazione con Dante, tuttavia, non sembra oltrepassare la semplice imitazione delle vicissitudini del Poeta e punta principalmente a forgiare un’immagine letteraria della sua persona. In maniera analoga, Jean-Jacques Ampere, nel suo Voyage dantesque (1839), predilige un approccio basato anch’esso sulle emozioni, ma le vaste conoscenze di storia della letteratura di Ampere consentono a quest’ultimo di sviluppare un atteggiamento critico piu raffinato. Pertanto, la sua capacita di immedesimazione non consiste in una semplice imitazione, bensi in una comprensione piu profonda dell’opera dantesca, che conduce Ampere non solamente a elogiare l’Italia rinascimentale, ma, addirittura, ad arrivare a mettere in discussione alcuni aspetti della cultura francese. Si delinea quindi un processo che, similmente a cio che Dilthey chiamera, in seguito, Einfuehlung, apporta un cambiamento profondo nella percezione dell’‘altro’ culturale, aprendo alla possibilita di un’ermeneutica interculturale tra la Francia e l’Italia.","PeriodicalId":30270,"journal":{"name":"Incontri Rivista Europea di Studi Italiani","volume":"38 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2018-12-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Frenchmen in Dante’s Shoes: Sentimental Journeys through Italy in Early 19th Century Literature\",\"authors\":\"Florian Mehltretter, Juana Christina von Stein\",\"doi\":\"10.18352/INCONTRI.10263\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Sulle orme di Dante: viaggi sentimentali in Italia nella letteratura del primo Ottocento francese Nel corso del Diciannovesimo secolo l’atteggiamento dei Francesi nei confronti dell’Italia e alquanto ambiguo, compreso tra una posa di superiorita ‘coloniale’ esercitata su un paese (ancora) disgregato e arretrato e la venerazione per geni letterari come Dante e Tasso. 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Frenchmen in Dante’s Shoes: Sentimental Journeys through Italy in Early 19th Century Literature
Sulle orme di Dante: viaggi sentimentali in Italia nella letteratura del primo Ottocento francese Nel corso del Diciannovesimo secolo l’atteggiamento dei Francesi nei confronti dell’Italia e alquanto ambiguo, compreso tra una posa di superiorita ‘coloniale’ esercitata su un paese (ancora) disgregato e arretrato e la venerazione per geni letterari come Dante e Tasso. Dante soprattutto, affascina l’universo artistico e letterario francese durante tutto il secolo. Scrittori quali Lamartine o Hugo, cosi come pittori e musicisti, sono attratti sia dalla sua personalita, sia dal suo Inferno, la cantica indiscutibilmente piu letta del poema dantesco. L’ambiguita risulta particolarmente ovvia nei viaggi sulle orme di Dante compiuti in Italia dagli scrittori francesi del Diciannovesimo secolo, che enfatizzano particolarmente il processo di identificazione emotiva. Si pensi qui a Chateaubriand, che nel 1828 viaggia attraverso l’Italia assumendo la posa di nuovo Alighieri, sebbene la sua conoscenza dell’opera di quest’ultimo sia piuttosto approssimativa. La sua identificazione con Dante, tuttavia, non sembra oltrepassare la semplice imitazione delle vicissitudini del Poeta e punta principalmente a forgiare un’immagine letteraria della sua persona. In maniera analoga, Jean-Jacques Ampere, nel suo Voyage dantesque (1839), predilige un approccio basato anch’esso sulle emozioni, ma le vaste conoscenze di storia della letteratura di Ampere consentono a quest’ultimo di sviluppare un atteggiamento critico piu raffinato. Pertanto, la sua capacita di immedesimazione non consiste in una semplice imitazione, bensi in una comprensione piu profonda dell’opera dantesca, che conduce Ampere non solamente a elogiare l’Italia rinascimentale, ma, addirittura, ad arrivare a mettere in discussione alcuni aspetti della cultura francese. Si delinea quindi un processo che, similmente a cio che Dilthey chiamera, in seguito, Einfuehlung, apporta un cambiamento profondo nella percezione dell’‘altro’ culturale, aprendo alla possibilita di un’ermeneutica interculturale tra la Francia e l’Italia.