尼采在查拉图斯特拉时代的物理本体论

IF 0.1 0 PHILOSOPHY
E. Mariani
{"title":"尼采在查拉图斯特拉时代的物理本体论","authors":"E. Mariani","doi":"10.7408/EPKN.V5I1.117","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In particolare Hermann Oldenberg (1854-1920), orientalista e storico delle religioni, nel suo saggio sul Buddha e la sua dottrina - del quale si trovano tracce di lettura da parte di Nietzsche gia negli appunti del 1882 [1] - si era soffermato sull’intersezione di senso e significato che intercorre tra il Se e l’ Atman vedico. [2] L’ Atman , inizialmente concepito come entita separata dal mondo, veniva trasposto dal buddhismo in istanza definitiva di salvazione, in opposizione al ciclo reiterato della metempsicosi, concretizzandosi nell’immagine del Nirvana e della liberazione. [3] Riguardo al testo dell’Oldenberg, alcune corrispondenze tematiche e terminologiche paiono ai nostri fini estremamente interessanti. L’indologo tedesco, difatti, citando il Bramana dei cento sentieri riporta, tra gli altri, un brano che pare fungere da matrice alla tematizzazione nietzscheana: in tali luoghi si connota l’ Atman come esistente al di la del bene e del male ed innalzato al di sopra della ricompensa e della punizione. [4] Se una svariata pluralita di apporti a sfondo religioso si denota come fonte preziosa per la stesura dello Zarathustra , da questa, ed in particolare dalla visione buddhista, la prospettiva di Nietzsche sembra distaccarsi proprio nel momento in cui e il corpo stesso a dover essere celebrato ed innalzato. La fisicita e l’invalicabile caratteristica dell’umano a fronte della quale anche la parola puo mostrarsi in potenziale disaccordo, ovverossia quando non rispetti il dato incontrovertibile e certo del suo esporsi. D’altra parte dall’ultima sezione dello scritto dell’Oldenberg, [5] come anche da tutto l’insieme della sua riedizione del 1921, si evince chiaramente quanto sia forte il connotato ascetico del buddhismo, credo scaturito dal seno stesso dei Veda . In Nietzsche, al contrario, il corpo, in modo anti-cartesiano, [6] facendo ‘io’ fornisce l’evidenza di cio che si e, mentre il ‘dire’ si mostra esposto ad una confessione talvolta involontaria delle tendenze che la fisicita stessa esprime grazie ai suoi istinti ed alla sua tensione volitiva e desiderante. Sara proprio il plesso tematico “corpo/piacere-desiderio” [7] a determinare la netta distinzione dell’insegnamento di Zarathustra da quello ancora marcatamente ascetico del Buddha [8] e da quello della tradizione ecclesiastica Cristiana. Qui l’incedere della sofferenza e l’attraversamento della notte dello spirito [9] rivelano tutto il proprio portato che sembra infrangere ogni tensione vitalistica sensata; ma la voce stessa del dolore - che si riflette sul corpo e da questo prorompe - ‘dice’ sinteticamente sia di una auto-negazione che si pronuncia nel senso del passare e dello svanire , sia della vittoria, dal sapore eterno, del “piacere-gioia” su ogni mestizia e sofferenza incarnate. [10] [1] OFN, VII, I, I, 2 [1]. [2] H. Oldenberg (1881) 1992, 40-47, 57. [3] H. Oldenberg (1881) 1992, 49-56. [4] H. Oldenberg (1881) 1992, 55. Cfr. Za I, 85; Za II, 107; Za IV, 302. [5] H. Oldenberg (1881) 1992, 381-385. [6] P. Wotling 2006, 15. [7] Za II, 140. [8] H. Oldenberg (1881) 1992, 240-243. [9] G. M. Pizzuti 1986, 164. 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摘要

特别是在赫尔曼·Oldenberg(1854-1920)、道和宗教的历史,在其关于佛陀的明智和痕迹,他的学说——正面临的尼采在阅读笔记1882年[1]-谈到是sull’intersezione意义和意义之间如果和Atman vedico。阿特曼最初被认为是一个独立于世界的实体,后来被佛教转变为一个最终的拯救机构,而不是以涅槃和解放的形象出现的反复出现的轮回。[3]关于奥尔登伯格的文本,我们认为某些主题和术语的相似性非常有趣。德国L’indologo,事实上,引用Bramana小径的报道,除其他外,一段似乎充当sector策略的矩阵nietzscheana:在这些地方,蕴涵着Atman作为,善和恶的存在和机翼上方的奖励和惩罚的。[4]虽然各种各样的宗教贡献被认为是《查拉图斯特拉》的宝贵来源,但从这一观点,特别是从佛教的观点来看,尼采的观点似乎是在身体本身需要庆祝和提升的时候出现的。人类不可分割的身体特征,即使是言语也可能对其产生分歧,也就是说,当你不尊重其暴露的无可争议和确定的事实时。另一方面,从奥尔登堡的最后一节,[5]和1921年的整个再版,可以清楚地看到佛教的苦行性,我认为它起源于吠陀的乳房。相反,在尼采中,身体,以一种反笛卡尔的方式,通过“我”,揭示了它是什么,而“方向”暴露在一种有时是无意中承认的趋势中主题集“身体/快乐-欲望”[7]将确定查拉图斯特拉的教学与佛陀[8]仍然苦行的教学和基督教教会传统的教学之间的明确区别。在这里,痛苦的无情和精神的黑夜揭示了他们的一切倾向,似乎打破了任何合理的活力紧张;但痛苦的声音——反映在身体上和从这个prorompe——‘简要dice’是作出一种否定,消失的流逝和意义上的胜利,从“永恒,味道piacere-gioia incarnate”每悲伤和痛苦。[10] [1] OFN, VII, I, I, 2[1]。[2] H. Oldenberg(1881) 1992, 40-47, 57。[3] H. Oldenberg(1881) 1992, 49-56。H.奥尔登伯格(1881)1992,55。见。见第1章第85节;见第7章。Za IV, 302。H.奥尔登伯格(1881)1992,381-385。[6] P. Wotling 2006, 15。[7] Za II, 140。[8] H. Oldenberg(1881) 1992, 240-243。[9] g.m. Pizzuti 1986, 164。[10] Za III, 267-268。
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L'ontologia fisica di Nietzsche al tempo dello Zarathustra
In particolare Hermann Oldenberg (1854-1920), orientalista e storico delle religioni, nel suo saggio sul Buddha e la sua dottrina - del quale si trovano tracce di lettura da parte di Nietzsche gia negli appunti del 1882 [1] - si era soffermato sull’intersezione di senso e significato che intercorre tra il Se e l’ Atman vedico. [2] L’ Atman , inizialmente concepito come entita separata dal mondo, veniva trasposto dal buddhismo in istanza definitiva di salvazione, in opposizione al ciclo reiterato della metempsicosi, concretizzandosi nell’immagine del Nirvana e della liberazione. [3] Riguardo al testo dell’Oldenberg, alcune corrispondenze tematiche e terminologiche paiono ai nostri fini estremamente interessanti. L’indologo tedesco, difatti, citando il Bramana dei cento sentieri riporta, tra gli altri, un brano che pare fungere da matrice alla tematizzazione nietzscheana: in tali luoghi si connota l’ Atman come esistente al di la del bene e del male ed innalzato al di sopra della ricompensa e della punizione. [4] Se una svariata pluralita di apporti a sfondo religioso si denota come fonte preziosa per la stesura dello Zarathustra , da questa, ed in particolare dalla visione buddhista, la prospettiva di Nietzsche sembra distaccarsi proprio nel momento in cui e il corpo stesso a dover essere celebrato ed innalzato. La fisicita e l’invalicabile caratteristica dell’umano a fronte della quale anche la parola puo mostrarsi in potenziale disaccordo, ovverossia quando non rispetti il dato incontrovertibile e certo del suo esporsi. D’altra parte dall’ultima sezione dello scritto dell’Oldenberg, [5] come anche da tutto l’insieme della sua riedizione del 1921, si evince chiaramente quanto sia forte il connotato ascetico del buddhismo, credo scaturito dal seno stesso dei Veda . In Nietzsche, al contrario, il corpo, in modo anti-cartesiano, [6] facendo ‘io’ fornisce l’evidenza di cio che si e, mentre il ‘dire’ si mostra esposto ad una confessione talvolta involontaria delle tendenze che la fisicita stessa esprime grazie ai suoi istinti ed alla sua tensione volitiva e desiderante. Sara proprio il plesso tematico “corpo/piacere-desiderio” [7] a determinare la netta distinzione dell’insegnamento di Zarathustra da quello ancora marcatamente ascetico del Buddha [8] e da quello della tradizione ecclesiastica Cristiana. Qui l’incedere della sofferenza e l’attraversamento della notte dello spirito [9] rivelano tutto il proprio portato che sembra infrangere ogni tensione vitalistica sensata; ma la voce stessa del dolore - che si riflette sul corpo e da questo prorompe - ‘dice’ sinteticamente sia di una auto-negazione che si pronuncia nel senso del passare e dello svanire , sia della vittoria, dal sapore eterno, del “piacere-gioia” su ogni mestizia e sofferenza incarnate. [10] [1] OFN, VII, I, I, 2 [1]. [2] H. Oldenberg (1881) 1992, 40-47, 57. [3] H. Oldenberg (1881) 1992, 49-56. [4] H. Oldenberg (1881) 1992, 55. Cfr. Za I, 85; Za II, 107; Za IV, 302. [5] H. Oldenberg (1881) 1992, 381-385. [6] P. Wotling 2006, 15. [7] Za II, 140. [8] H. Oldenberg (1881) 1992, 240-243. [9] G. M. Pizzuti 1986, 164. [10] Za III, 267-268.
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