{"title":"企图自杀的患者","authors":"R. Wallaert, D. Baillon-Dhumez, N. Dantchev","doi":"10.1016/S1286-9341(22)46866-9","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Il suicidio, responsabile di circa 10 500 decessi in Francia ogni anno, con quasi 200 000 tentativi di suicidio registrati, costituisce un grave problema di salute pubblica. Il rischio di decesso per suicidio è maggiore negli uomini che nelle donne e negli anziani rispetto ai giovani. La presenza di una comorbilità psichiatrica o somatica aumenta il rischio di recidiva suicidaria. Più dell’80% dei pazienti che tentano un suicidio passa attraverso un Pronto Soccorso. Solo un quarto di essi sarà ricoverato in un reparto psichiatrico. La gestione dei suicidi nel Pronto Soccorso ospedaliero è svolta in maniera multidisciplinare. A causa dell’amnesia secondaria all’intossicazione farmacologica volontaria, le persone che hanno tentato il suicidio che non sono ricoverate in reparti psichiatrici dovrebbero poter rimanere abbastanza a lungo al Pronto Soccorso, in modo da pianificare la prosecuzione del trattamento. Si ritiene che il 10% dei soggetti che hanno tentato il suicidio finisca per decedere per suicidio nei dieci anni successivi a tale tentativo. Un approccio preventivo si rivela quindi indispensabile quando una persona ha tentato il suicidio. Questo problema costituisce un paradigma d’elezione per una riflessione sulla missione di prevenzione dei servizi di Pronto Soccorso.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 3","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Paziente che ha tentato il suicidio\",\"authors\":\"R. Wallaert, D. Baillon-Dhumez, N. Dantchev\",\"doi\":\"10.1016/S1286-9341(22)46866-9\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>Il suicidio, responsabile di circa 10 500 decessi in Francia ogni anno, con quasi 200 000 tentativi di suicidio registrati, costituisce un grave problema di salute pubblica. Il rischio di decesso per suicidio è maggiore negli uomini che nelle donne e negli anziani rispetto ai giovani. La presenza di una comorbilità psichiatrica o somatica aumenta il rischio di recidiva suicidaria. Più dell’80% dei pazienti che tentano un suicidio passa attraverso un Pronto Soccorso. Solo un quarto di essi sarà ricoverato in un reparto psichiatrico. La gestione dei suicidi nel Pronto Soccorso ospedaliero è svolta in maniera multidisciplinare. A causa dell’amnesia secondaria all’intossicazione farmacologica volontaria, le persone che hanno tentato il suicidio che non sono ricoverate in reparti psichiatrici dovrebbero poter rimanere abbastanza a lungo al Pronto Soccorso, in modo da pianificare la prosecuzione del trattamento. Si ritiene che il 10% dei soggetti che hanno tentato il suicidio finisca per decedere per suicidio nei dieci anni successivi a tale tentativo. Un approccio preventivo si rivela quindi indispensabile quando una persona ha tentato il suicidio. Questo problema costituisce un paradigma d’elezione per una riflessione sulla missione di prevenzione dei servizi di Pronto Soccorso.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100461,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Urgenze\",\"volume\":\"26 3\",\"pages\":\"Pages 1-11\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2022-08-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Urgenze\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934122468669\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934122468669","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Il suicidio, responsabile di circa 10 500 decessi in Francia ogni anno, con quasi 200 000 tentativi di suicidio registrati, costituisce un grave problema di salute pubblica. Il rischio di decesso per suicidio è maggiore negli uomini che nelle donne e negli anziani rispetto ai giovani. La presenza di una comorbilità psichiatrica o somatica aumenta il rischio di recidiva suicidaria. Più dell’80% dei pazienti che tentano un suicidio passa attraverso un Pronto Soccorso. Solo un quarto di essi sarà ricoverato in un reparto psichiatrico. La gestione dei suicidi nel Pronto Soccorso ospedaliero è svolta in maniera multidisciplinare. A causa dell’amnesia secondaria all’intossicazione farmacologica volontaria, le persone che hanno tentato il suicidio che non sono ricoverate in reparti psichiatrici dovrebbero poter rimanere abbastanza a lungo al Pronto Soccorso, in modo da pianificare la prosecuzione del trattamento. Si ritiene che il 10% dei soggetti che hanno tentato il suicidio finisca per decedere per suicidio nei dieci anni successivi a tale tentativo. Un approccio preventivo si rivela quindi indispensabile quando una persona ha tentato il suicidio. Questo problema costituisce un paradigma d’elezione per una riflessione sulla missione di prevenzione dei servizi di Pronto Soccorso.