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Per tale via, infatti, il predominio del denaro e/o la capacità di manipolare il pensiero delle \"vittime\" delle piattaforme informatiche pone le majors internazionali nella condizione di presentarsi esse stesse come detentrici di un'ampia quota di potere, in difetto di quei condizionamenti e di quei limiti che il costituzionalismo è riuscito, in un confronto secolare, ad imporre alle istituzioni politiche. Invece, di fronte all'irrompere dei poteri privati sulla scena globale si è manifestata una scarsa reazione dei giuristi, alimentata e riflessa da decisioni politiche poco coraggiose sul piano internazionale e da scarso coordinamento tra le organizza- zioni operanti nei settori interessati. Per questa ragione - si propugna - sarebbe da attendersi dai cultori della disciplina del diritto costituzionale uno sforzo teorico non indifferente, tale da porsi all'altezza della trasformazione attinta dai poteri privati, onde trar fuori il costituzionalismo dalla confortante, ma superata, visione che la tutela dei diritti fondamentali debba attuarsi esclusivamente nei confronti del potere politico.","PeriodicalId":84623,"journal":{"name":"Economia pubblica : mensile di studi e d'informazione del Ciriec","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Il costituzionalismo di fronte ai nuovi poteri privati\",\"authors\":\"C. 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Il costituzionalismo di fronte ai nuovi poteri privati
Questo scritto intende costituire uno spunto di riflessione per tentare di spostare l'approccio vigente del diritto costituzionale da un oggetto di conoscenza scienti- fica tradizionalmente ristretto alla disciplina del rapporto dei cittadini col potere pubblico ad una visione più ampia, che abbia specifico riguardo anche all'azione dei poteri privati allorché questi ultimi (ad esempio le oligarchie finanziarie e i dominatori delle piattaforme informatiche) dispiegando tutta la loro capacità di violare le leggi, si impongono anche ai poteri pubblici e - soprattutto - influenzano in maniera determinante la vita dei cittadini. Per tale via, infatti, il predominio del denaro e/o la capacità di manipolare il pensiero delle "vittime" delle piattaforme informatiche pone le majors internazionali nella condizione di presentarsi esse stesse come detentrici di un'ampia quota di potere, in difetto di quei condizionamenti e di quei limiti che il costituzionalismo è riuscito, in un confronto secolare, ad imporre alle istituzioni politiche. Invece, di fronte all'irrompere dei poteri privati sulla scena globale si è manifestata una scarsa reazione dei giuristi, alimentata e riflessa da decisioni politiche poco coraggiose sul piano internazionale e da scarso coordinamento tra le organizza- zioni operanti nei settori interessati. Per questa ragione - si propugna - sarebbe da attendersi dai cultori della disciplina del diritto costituzionale uno sforzo teorico non indifferente, tale da porsi all'altezza della trasformazione attinta dai poteri privati, onde trar fuori il costituzionalismo dalla confortante, ma superata, visione che la tutela dei diritti fondamentali debba attuarsi esclusivamente nei confronti del potere politico.