{"title":"文森佐·帕杜拉的《布鲁齐奥:19世纪60年代卡拉布里亚社会阶层的气质、需求、罪恶和美德》","authors":"Joseph Francese","doi":"10.1080/02614340.2021.1948743","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"The studies of Vincenzo Padula (25 March 1819–8 January 1893) of Calabria’s peasantry (their language, customs, mores, and living conditions) predate Giuseppe Pitrè’s by a decade and were considered a model for literary verismo by Benedetto Croce. I introduce an anglophone audience to this secondary but important author through a discussion of Il Bruzio, a semi-weekly periodical he wrote almost single-handedly and published in Cosenza (1864–1865). In Il Bruzio Padula demonstrates a singular ability to provide a panoramic view of society, adopting the perspective of the working classes, and to probe deeply into the wounds – economic and social, large and small – that afflicted his region. His goal in criticising the religious, political, and administrative policies of the government of the New Italy was to spark reforms aimed at creating a broad consensus among all social and economic classes that would serve as a bulwark against Bourbon revanchism. SOMMARIO Gli studi di Vincenzo Padula (1819–1893) sui contadini calabresi (il loro linguaggio, le tradizioni, la moralità e il vissuto quotidiano) anticipano di un decennio quelli di Pitrè e furono considerati da Croce modelli per il verismo letterario. In questo scritto presento Padula, scrittore minore ma importante, ad un pubblico anglofono, attraverso una discussione de Il Bruzio, un bisettimanale scritto quasi da solo da Padula e pubblicato a Cosenza (1864–1865). Nel Bruzio Padula rivela una rarissima capacità di fornire una veduta panoramica della società cosentina dell’epoca secondo la prospettiva delle classi meno abbienti, al fine di svelarne le secolari piaghe: economiche e sociali, piccole e grandi. L’intellettuale sperava, attraverso la critica della politica interna del governo della Nuova Italia, di dare impeto a riforme atte a creare un consenso popolare il più ampio possibile, e in questo modo ovviare al ritorno dei Borboni al trono del Regno di Napoli.","PeriodicalId":42720,"journal":{"name":"Italianist","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.3000,"publicationDate":"2021-09-10","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Vincenzo Padula’s Il Bruzio: The Temperament, Needs, Vices, and Virtues of Calabria’s Social Classes in the 1860s\",\"authors\":\"Joseph Francese\",\"doi\":\"10.1080/02614340.2021.1948743\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"The studies of Vincenzo Padula (25 March 1819–8 January 1893) of Calabria’s peasantry (their language, customs, mores, and living conditions) predate Giuseppe Pitrè’s by a decade and were considered a model for literary verismo by Benedetto Croce. I introduce an anglophone audience to this secondary but important author through a discussion of Il Bruzio, a semi-weekly periodical he wrote almost single-handedly and published in Cosenza (1864–1865). In Il Bruzio Padula demonstrates a singular ability to provide a panoramic view of society, adopting the perspective of the working classes, and to probe deeply into the wounds – economic and social, large and small – that afflicted his region. His goal in criticising the religious, political, and administrative policies of the government of the New Italy was to spark reforms aimed at creating a broad consensus among all social and economic classes that would serve as a bulwark against Bourbon revanchism. SOMMARIO Gli studi di Vincenzo Padula (1819–1893) sui contadini calabresi (il loro linguaggio, le tradizioni, la moralità e il vissuto quotidiano) anticipano di un decennio quelli di Pitrè e furono considerati da Croce modelli per il verismo letterario. In questo scritto presento Padula, scrittore minore ma importante, ad un pubblico anglofono, attraverso una discussione de Il Bruzio, un bisettimanale scritto quasi da solo da Padula e pubblicato a Cosenza (1864–1865). Nel Bruzio Padula rivela una rarissima capacità di fornire una veduta panoramica della società cosentina dell’epoca secondo la prospettiva delle classi meno abbienti, al fine di svelarne le secolari piaghe: economiche e sociali, piccole e grandi. L’intellettuale sperava, attraverso la critica della politica interna del governo della Nuova Italia, di dare impeto a riforme atte a creare un consenso popolare il più ampio possibile, e in questo modo ovviare al ritorno dei Borboni al trono del Regno di Napoli.\",\"PeriodicalId\":42720,\"journal\":{\"name\":\"Italianist\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.3000,\"publicationDate\":\"2021-09-10\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Italianist\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.1080/02614340.2021.1948743\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"0\",\"JCRName\":\"HUMANITIES, MULTIDISCIPLINARY\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italianist","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1080/02614340.2021.1948743","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"HUMANITIES, MULTIDISCIPLINARY","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
摘要
Vincenzo Padula(1819年3月25日至1893年1月8日)对卡拉布里亚农民(他们的语言、习俗、风俗和生活条件)的研究比Giuseppe Pitrè早了十年,被Benedetto Croce认为是文学真实性的典范。我通过对《布鲁齐奥》(Il Bruzio)的讨论,向讲英语的读者介绍这位次要但重要的作家。《布鲁齐奥》是一本半周刊物,他几乎是独自撰写的,并在《科森扎》(1864-1865)上出版。在《布鲁齐奥》中,帕杜拉展示了一种独特的能力,他以工人阶级的视角,提供了社会的全景,并深入探讨了困扰他所在地区的经济和社会、大大小小的创伤。他批评新意大利政府的宗教、政治和行政政策的目的是激发改革,旨在在所有社会和经济阶层之间建立广泛的共识,作为反对波旁王朝复仇主义的堡垒。SOMMARIO Gli studi Vincenzo Padula (1819-1893) sui contadini calabresi (il loro linguaggio, le tradizioni, la moralitione il vissuto quotidiano)预计,在未来的十年里,我们将在未来的十年里,在未来的十年里,我们将在未来的十年里考虑到这一点。在关于剧本呈现给帕杜拉的问题上,次要的剧本是重要的,而不是公共的英语,这是一个关于Il Bruzio的讨论,是一个关于关于帕杜拉和Cosenza(1864-1865)的讨论。“我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国,我的祖国。”我的知识分子,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府,我的新意大利政府。
Vincenzo Padula’s Il Bruzio: The Temperament, Needs, Vices, and Virtues of Calabria’s Social Classes in the 1860s
The studies of Vincenzo Padula (25 March 1819–8 January 1893) of Calabria’s peasantry (their language, customs, mores, and living conditions) predate Giuseppe Pitrè’s by a decade and were considered a model for literary verismo by Benedetto Croce. I introduce an anglophone audience to this secondary but important author through a discussion of Il Bruzio, a semi-weekly periodical he wrote almost single-handedly and published in Cosenza (1864–1865). In Il Bruzio Padula demonstrates a singular ability to provide a panoramic view of society, adopting the perspective of the working classes, and to probe deeply into the wounds – economic and social, large and small – that afflicted his region. His goal in criticising the religious, political, and administrative policies of the government of the New Italy was to spark reforms aimed at creating a broad consensus among all social and economic classes that would serve as a bulwark against Bourbon revanchism. SOMMARIO Gli studi di Vincenzo Padula (1819–1893) sui contadini calabresi (il loro linguaggio, le tradizioni, la moralità e il vissuto quotidiano) anticipano di un decennio quelli di Pitrè e furono considerati da Croce modelli per il verismo letterario. In questo scritto presento Padula, scrittore minore ma importante, ad un pubblico anglofono, attraverso una discussione de Il Bruzio, un bisettimanale scritto quasi da solo da Padula e pubblicato a Cosenza (1864–1865). Nel Bruzio Padula rivela una rarissima capacità di fornire una veduta panoramica della società cosentina dell’epoca secondo la prospettiva delle classi meno abbienti, al fine di svelarne le secolari piaghe: economiche e sociali, piccole e grandi. L’intellettuale sperava, attraverso la critica della politica interna del governo della Nuova Italia, di dare impeto a riforme atte a creare un consenso popolare il più ampio possibile, e in questo modo ovviare al ritorno dei Borboni al trono del Regno di Napoli.