项目的冒险和人类的命运

IF 0.1 4区 哲学 0 PHILOSOPHY
N. Marzot
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Da questo momento in avanti, l’avventura del progetto diventa metonimica protensione verso le cose a venire (ad-ventura); condizione necessaria, ancorche non sufficiente, per orientarsi in un mondo inteso come stato di indeterminazione dal quale emanciparsi. Tali premesse paiono oggi indicare una possibile via di uscita alla crisi di valori generata dal capitalismo finanziariario, che ci costringe a vivere in un rinnovato stato di incertezza, all’interno di un desolante paesaggio di rovine. La rigenerazione della citta, in tale scenario, costituisce pertanto la ripresa di un cammino, destinato a incontrare difficolta e resistenze, anche politiche. Un viatico necessario alla riproposizione tentativa di futuri possibili: nella consapevolezza che essi si fondino sulla capacita di formulare ipotesi sul passato – divenuto “criticamente” il nuovo ambiente in cui operare – sempre sospesi tra il “non piu” del mondo alle nostre spalle e il “non ancora” di quello che auspichiamo a venire. A partire dalla fondamentale distinzione tra Umwelt e Welt, introdotta dall’etologo Jakob von Uexkull, i percorsi della filosofia fenomenologico-esistenziale si intrecciano con quelli dell’Antropologia filosofica, confermando il senso dell’avventura del progetto e il suo problematico intrecciarsi con i destini dell’uomo. Max Scheler, Helmuth Plessner, Arnold Gehlen, Martin Heidegger, Gunter Anders, e Hannah Arendt, nutrono la consapevolezza che il carattere aporeticamente sfuggente dell’essenza umana derivi dalla costante riformulazione del rapporto “uomo”/“mondo”, di cui il progetto risulta il paradossale fondamento “effimero”. Cio impone che la cultura del progetto sia la prima a doversi mettere in gioco, ponendosi come continua interrogazione sui propri principi, metodi, regole ed esiti, da sottoporre a un incessante processo di verifica e confutazione. L’avventura del progetto diventa pertanto espressione architettonica dell’esistenza – intesa come fuoriuscita dal ciclico riproporsi di uno stato di incertezza – che nel suo divenire costruisce la realta sociale quale unico mondo abitabile dall’uomo, sempre uguale per quanto mai identico.","PeriodicalId":53954,"journal":{"name":"Rivista di Estetica","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2019-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’avventura del progetto e il destino dell’uomo\",\"authors\":\"N. Marzot\",\"doi\":\"10.4000/estetica.5566\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"La tesi che si intende discutere e che il progetto sia l’intima essenza dell’uomo. 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摘要

我们要讨论的论点是,这个项目是人类的本质。然而,对它有利的第一个论点不应出现在人类学的思考中,因为“人与人的对话”假定了它自己的研究对象,并有可能“陷入”一个恶性循环。从这个意义上说,最有启发性的见解是通过神话-成语表达的,这并非偶然。在早期的柏拉图,有普罗米修斯和Epimeteo的人物,上演了一出人类状况的戏剧,这种状况被认为是一种结构性的技能短缺,只有泰坦的“预期能力”才能弥补这种短缺,并将技术作为在敌对环境中生存的工具。从这一刻起,项目冒险就变成了对未来事物的元动力(ad文图拉);在一个被理解为一种他可以从中解放出来的不确定状态的世界中找到自己的方向是必要的,而不是充分的。今天,这些先决条件似乎是摆脱金融资本主义造成的价值危机的可能途径,这场危机迫使我们生活在一种新的不确定状态中,在一种荒凉的废墟中。因此,在这种情况下,城市的复兴是一条道路的恢复,这条道路将遇到困难和阻力,包括政治阻力。改造tentativa可能的未来的一个必要的:在认识到它们能力为基础推测过去—成为“批判性”新环境中—总是暂停运作之间的“不”的世界抛在脑后,“尚未”未来的希望。从动物学家雅各布·冯·乌克斯库尔(jacob von Uexkull)提出的乌姆威尔特和威尔特之间的根本区别开始,现象学和存在主义哲学的道路与哲学人类学的道路交织在一起,证实了该项目的冒险意识及其与人类命运的复杂联系。Max Scheler、Helmuth Plessner、Arnold Gehlen、Martin Heidegger、Gunter Anders和Hannah Arendt都意识到,人的本质本质上是难以捉摸的。因此,项目文化必须首先发挥作用,就其原则、方法、规则和结果不断提出问题,并不断受到审查和反驳。因此,该项目的冒险成为了一种存在的建筑表现——从循环中恢复一种不确定状态——随着时间的推移,社会现实形成了一种独特的人类世界,一种完全相同的世界。
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L’avventura del progetto e il destino dell’uomo
La tesi che si intende discutere e che il progetto sia l’intima essenza dell’uomo. I primi argomenti a suo favore non vanno tuttavia ricercati nella riflessione antropologica, in quanto il “discorso dell’uomo sull’uomo” presume il suo stesso oggetto di ricerca, rischiando di “avvitarsi” in un circolo vizioso senza uscita. Non e casuale che, in tal senso, le intuizioni piu illuminanti siano state espresse attraverso il linguaggio mito-poietico. Gia nel Protagora Platone, con le figure di Prometeo e di Epimeteo, mette in scena il dramma di una condizione umana che si presenta quale strutturale privazione di qualita specifiche, che la sola “capacita anticipante” del Titano puo risarcire, facendosi portatrice della tecnica come istanza di sopravvivenza in ambiente ostile. Da questo momento in avanti, l’avventura del progetto diventa metonimica protensione verso le cose a venire (ad-ventura); condizione necessaria, ancorche non sufficiente, per orientarsi in un mondo inteso come stato di indeterminazione dal quale emanciparsi. Tali premesse paiono oggi indicare una possibile via di uscita alla crisi di valori generata dal capitalismo finanziariario, che ci costringe a vivere in un rinnovato stato di incertezza, all’interno di un desolante paesaggio di rovine. La rigenerazione della citta, in tale scenario, costituisce pertanto la ripresa di un cammino, destinato a incontrare difficolta e resistenze, anche politiche. Un viatico necessario alla riproposizione tentativa di futuri possibili: nella consapevolezza che essi si fondino sulla capacita di formulare ipotesi sul passato – divenuto “criticamente” il nuovo ambiente in cui operare – sempre sospesi tra il “non piu” del mondo alle nostre spalle e il “non ancora” di quello che auspichiamo a venire. A partire dalla fondamentale distinzione tra Umwelt e Welt, introdotta dall’etologo Jakob von Uexkull, i percorsi della filosofia fenomenologico-esistenziale si intrecciano con quelli dell’Antropologia filosofica, confermando il senso dell’avventura del progetto e il suo problematico intrecciarsi con i destini dell’uomo. Max Scheler, Helmuth Plessner, Arnold Gehlen, Martin Heidegger, Gunter Anders, e Hannah Arendt, nutrono la consapevolezza che il carattere aporeticamente sfuggente dell’essenza umana derivi dalla costante riformulazione del rapporto “uomo”/“mondo”, di cui il progetto risulta il paradossale fondamento “effimero”. Cio impone che la cultura del progetto sia la prima a doversi mettere in gioco, ponendosi come continua interrogazione sui propri principi, metodi, regole ed esiti, da sottoporre a un incessante processo di verifica e confutazione. L’avventura del progetto diventa pertanto espressione architettonica dell’esistenza – intesa come fuoriuscita dal ciclico riproporsi di uno stato di incertezza – che nel suo divenire costruisce la realta sociale quale unico mondo abitabile dall’uomo, sempre uguale per quanto mai identico.
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