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Tanti di questi paesi che sono tutt’ora un serbatoio di povertà e bacino di conflitti, furono suddivisi sotto l’imperialismo secondo criteri arbitrari per rispondere a un immediato interesse materiale. Per far fronte alla miseria e alla guerra, alcuni sono costretti all’immigrazione clandestina, altri ricorrono alla prostituzione minorile, al traffico di droga, o a fare parte di gruppi terroristici che promettono grandi guadagni; come citato in uno studio che porta la testimonianza di tre giovani che hanno fatto parte di questi gruppi. Maraini discute il diritto all’istruzione negato a molti bambini – soprattutto le ragazze – a causa della povertà. Lo studio passa anche in rassegna le sfide che la donna africana deve affrontare, dalla violenza all’analfabetismo, dalla negata istruzione all’infibulazione. Tuttavia, bisogna ricordare che il 70% della popolazione africana ha meno di trent’anni; l’esplosione di giovinezza significa avere più forza. Questo continente è al bivio tra dramma ed energia esplosiva. Attraverso una scrittura impegnata, Maraini offre uno sguardo profondo sulla complessità del continente africano, facendo capire che l’Africa non va considerata solo come un continente problematico, ma soprattutto come terra ricca di bellezza e valore.","PeriodicalId":12355,"journal":{"name":"Forum Italicum","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2024-05-06","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’Africa di Dacia Maraini, un altrove seducente o una realtà travolgente?\",\"authors\":\"Samah Abdo\",\"doi\":\"10.1177/00145858241252117\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"L’Africa costituisce un topos di rilievo negli scritti di Dacia Maraini La seduzione dell’altrove, Sguardo a Oriente e Caro Pier Paolo. 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L’Africa di Dacia Maraini, un altrove seducente o una realtà travolgente?
L’Africa costituisce un topos di rilievo negli scritti di Dacia Maraini La seduzione dell’altrove, Sguardo a Oriente e Caro Pier Paolo. Lontano da ogni tipo di pregiudizio o stereotipo, Maraini cerca di scoprire l’eterogeneità culturale del continente nero e le sue peculiarità etnico-tribali. Tuttavia, non risparmia critiche all’invadente distruzione delle culture primitive e degli animali selvatici. La scrittrice nota che, mentre i ricchi ad Addis Abeba e Nairobi si barricano nelle loro ville, la povertà del popolo è assoluta; il neocolonialismo impera ancora in diversi paesi e il potenziale economico di alcuni paesi africani come il Sudafrica e la Rhodesia potrebbe superare il potenziale economico di tutta l’Africa indipendente. Tanti di questi paesi che sono tutt’ora un serbatoio di povertà e bacino di conflitti, furono suddivisi sotto l’imperialismo secondo criteri arbitrari per rispondere a un immediato interesse materiale. Per far fronte alla miseria e alla guerra, alcuni sono costretti all’immigrazione clandestina, altri ricorrono alla prostituzione minorile, al traffico di droga, o a fare parte di gruppi terroristici che promettono grandi guadagni; come citato in uno studio che porta la testimonianza di tre giovani che hanno fatto parte di questi gruppi. Maraini discute il diritto all’istruzione negato a molti bambini – soprattutto le ragazze – a causa della povertà. Lo studio passa anche in rassegna le sfide che la donna africana deve affrontare, dalla violenza all’analfabetismo, dalla negata istruzione all’infibulazione. Tuttavia, bisogna ricordare che il 70% della popolazione africana ha meno di trent’anni; l’esplosione di giovinezza significa avere più forza. Questo continente è al bivio tra dramma ed energia esplosiva. Attraverso una scrittura impegnata, Maraini offre uno sguardo profondo sulla complessità del continente africano, facendo capire che l’Africa non va considerata solo come un continente problematico, ma soprattutto come terra ricca di bellezza e valore.