{"title":"天地之间。君士坦丁堡家园》中的世界末日预言、大气事件和天文象征。","authors":"Maria Carolina Campone","doi":"10.5209/dmae.92855","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Il testo riflette sulla presenza nei Patria Costantinopolitana di oracoli e profezie, ora collegati alle emergenze monumentali della Nea Rome (come avviene nelle Parastaseis Syntomoi chronichai), ora evocati simbolicamente, ma sempre connessi a eventi astronomici o a fenomeni climatici, interpretati come presagi negativi per la capitale d’Oriente e per il suo impero o, al contrario, visti come segnali rassicuranti dell’eternità di Costantinopoli e della sua predestinazione a trionfare sui nemici in virtù del favore divino e del fatto di essere “nuova Gerusalemme”. Eventi calamitosi o particolari congiunture astrali vengono riletti alla luce della situazione storica e delle vicende dell’Impero d’Oriente e danno luogo, nei racconti dei patriografi, a horaseis (visioni) e chresmòi (oracoli) destinati a raggiungere un pubblico composito e stratificato, di cui facevano parte l’uomo comune e il raffinato intellettuale. In tal senso, l’individuazione, all’interno dell’ampia raccolta dei Patria, di elementi che rinviano a una più cospicua letteratura apocalittica, consente, da un lato, di approfondire la conoscenza del mondo culturale bizantino; da un altro, di fornire un apporto inedito per la ricostruzione dell’immaginario collettivo costantinopolitano e del simbolismo connesso a determinati fenomeni e congiunture astrali. Il contributo proposto intende indagare un simile approccio culturale ed evidenziarne i caratteri costitutivi, in quanto indicatori di un complesso rapporto uomo-natura, proprio del mondo medioevale.","PeriodicalId":40181,"journal":{"name":"De Medio Aevo","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.2000,"publicationDate":"2024-02-28","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Fra cielo e terra. Profezie apocalittiche, eventi atmosferici e simbolismo astronomico nel racconto dei Patria Costantinopolitana.\",\"authors\":\"Maria Carolina Campone\",\"doi\":\"10.5209/dmae.92855\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Il testo riflette sulla presenza nei Patria Costantinopolitana di oracoli e profezie, ora collegati alle emergenze monumentali della Nea Rome (come avviene nelle Parastaseis Syntomoi chronichai), ora evocati simbolicamente, ma sempre connessi a eventi astronomici o a fenomeni climatici, interpretati come presagi negativi per la capitale d’Oriente e per il suo impero o, al contrario, visti come segnali rassicuranti dell’eternità di Costantinopoli e della sua predestinazione a trionfare sui nemici in virtù del favore divino e del fatto di essere “nuova Gerusalemme”. Eventi calamitosi o particolari congiunture astrali vengono riletti alla luce della situazione storica e delle vicende dell’Impero d’Oriente e danno luogo, nei racconti dei patriografi, a horaseis (visioni) e chresmòi (oracoli) destinati a raggiungere un pubblico composito e stratificato, di cui facevano parte l’uomo comune e il raffinato intellettuale. In tal senso, l’individuazione, all’interno dell’ampia raccolta dei Patria, di elementi che rinviano a una più cospicua letteratura apocalittica, consente, da un lato, di approfondire la conoscenza del mondo culturale bizantino; da un altro, di fornire un apporto inedito per la ricostruzione dell’immaginario collettivo costantinopolitano e del simbolismo connesso a determinati fenomeni e congiunture astrali. Il contributo proposto intende indagare un simile approccio culturale ed evidenziarne i caratteri costitutivi, in quanto indicatori di un complesso rapporto uomo-natura, proprio del mondo medioevale.\",\"PeriodicalId\":40181,\"journal\":{\"name\":\"De Medio Aevo\",\"volume\":null,\"pages\":null},\"PeriodicalIF\":0.2000,\"publicationDate\":\"2024-02-28\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"De Medio Aevo\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.5209/dmae.92855\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"0\",\"JCRName\":\"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"De Medio Aevo","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.5209/dmae.92855","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES","Score":null,"Total":0}
Fra cielo e terra. Profezie apocalittiche, eventi atmosferici e simbolismo astronomico nel racconto dei Patria Costantinopolitana.
Il testo riflette sulla presenza nei Patria Costantinopolitana di oracoli e profezie, ora collegati alle emergenze monumentali della Nea Rome (come avviene nelle Parastaseis Syntomoi chronichai), ora evocati simbolicamente, ma sempre connessi a eventi astronomici o a fenomeni climatici, interpretati come presagi negativi per la capitale d’Oriente e per il suo impero o, al contrario, visti come segnali rassicuranti dell’eternità di Costantinopoli e della sua predestinazione a trionfare sui nemici in virtù del favore divino e del fatto di essere “nuova Gerusalemme”. Eventi calamitosi o particolari congiunture astrali vengono riletti alla luce della situazione storica e delle vicende dell’Impero d’Oriente e danno luogo, nei racconti dei patriografi, a horaseis (visioni) e chresmòi (oracoli) destinati a raggiungere un pubblico composito e stratificato, di cui facevano parte l’uomo comune e il raffinato intellettuale. In tal senso, l’individuazione, all’interno dell’ampia raccolta dei Patria, di elementi che rinviano a una più cospicua letteratura apocalittica, consente, da un lato, di approfondire la conoscenza del mondo culturale bizantino; da un altro, di fornire un apporto inedito per la ricostruzione dell’immaginario collettivo costantinopolitano e del simbolismo connesso a determinati fenomeni e congiunture astrali. Il contributo proposto intende indagare un simile approccio culturale ed evidenziarne i caratteri costitutivi, in quanto indicatori di un complesso rapporto uomo-natura, proprio del mondo medioevale.