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摘要
意大利的后殖民研究近来已初见成效,其出版物显示出兴趣和研究领域的丰富扩展,并伴随着建设性的理论讨论。伟大的文学作品从来都不只是统治文化的一种表现形式--既保守又具有颠覆性--文章从这一观点出发,通过研究朱塞佩-贝托(Giuseppe Berto)的《黑色战争》(Guerra in camicia nera),为后殖民批评做出了贡献。这本虚构日记的作者至少在早期公开站在法西斯主义一边,它不同于虚构的宣传文本,在形式选择上显示了与明确的意识形态话语相比意义的模糊性。
Guerra in camicia nera di Berto: una possibile lettura postcoloniale
Se gli studi postcoloniali conoscono la loro fortuna in Italia in un passato recente, le pubblicazioni dimostrano un fertile ampliamento degli interessi e dei campi d’indagine, accompagnati da una costruttiva discussione di carattere teorico.
A partire dall’idea che le grandi opere letterarie non sono mai espressione della sola cultura del dominio – conservatrici ed eversive allo stesso tempo – l’articolo offre un contributo all’interno della critica postcoloniale prendendo in esame Guerra in camicia nera di Giuseppe Berto. Scritto da chi, almeno in una prima fase, si è schierato apertamente con il fascismo, questo diario romanzato si discosta dai testi finzionali di propaganda per mostrare, nelle scelte formali, l’ambiguità di senso rispetto ai discorsi univocamente ideologici.