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Le vendite d'arte della nobiltà romana: una base per il collezionismo europeo
Durante il dominio francese nella Penisola italiana (1797-1814), le famiglie nobili dovettero vendere pregevoli opere d'arte per pagare tasse e debiti di guerra. Soprattutto gli esperti d'arte britannici acquistavano dipinti rina- scimentali e barocchi e li mettevano all'asta. Anche intere collezioni passa- rono di mano. Gli acquirenti di questi oggetti erano principalmente ricchi inglesi, ma anche membri della famiglia Bonaparte e funzionari napoleonici protetti dall'imperatore, che costruirono in pochi anni preziose collezioni, rivendute dopo il 1815. I vincitori di Napoleone colsero l'occasione per ac- quisire oggetti d'arte molto costosi, con l'idea di dimostrare il loro potere e aumentare il loro prestigio tramite le loro collezioni. Principi e re gareggia- vano nella costruzione di musei nelle loro residenze, realizzati sul modello del Louvre.