Barbara Corsano, Simone S. Masilla, Giovanni Vento, Patrizia Papacci, Simonetta Costa, Maria Mallardi, Dario Sacchini, Antonio G. Spagnolo
{"title":"在综合大学基金会“A”的重症监护室接受临床伦理咨询的经验。双胞胎”,IRCCS","authors":"Barbara Corsano, Simone S. Masilla, Giovanni Vento, Patrizia Papacci, Simonetta Costa, Maria Mallardi, Dario Sacchini, Antonio G. Spagnolo","doi":"10.4081/mem.2023.1246","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Introduzione: Negli ultimi decenni la Consulenza di Etica Clinica (CEC) ha assunto un ruolo importante in ambito clinico-assistenziale, non solo come supporto nell’identificare le questioni etiche implicate nella storia clinica del paziente, ma anche per facilitare il processo decisionale. La Terapia Intensiva Neonatale (TIN) è un ambito peculiare nel quale i valori in gioco necessitano di opportuna considerazione al fine di garantire il perseguimento del bene del neonato nella presa in carico della sua condizione clinica e della famiglia. Obiettivo: Presentazione dell’esperienza del servizio di CEC all’interno della TIN del Servizio di Consulenza di Etica clinica della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS di Roma (Italia). Metodi: Attraverso un’indagine retrospettiva abbiamo analizzato: 1. il numero di CEC richieste ed elaborate dal servizio CEC in TIN dal 2016 ad oggi, incluse le consulenze effettuate per i neonati provenienti dal percorso “Hospice Perinatale”; 2. la forma in cui è stata elaborata la consulenza (consulenza “standard” oppure Documento Condiviso di orientamento etico-assistenziale); 3. i quesiti etici alla base delle richieste. Risultati: Il numero di CEC è aumentato progressivamente nel tempo passando da 3 nel 2016 a 19 nel 2022. La CEC si è rivelata un prezioso supporto per l’équipe neonatologica e per i genitori. Infatti, i dati emersi dall’analisi documentano come la CEC, attraverso valutazioni interdisciplinari, abbia facilitato l’identificazione dei problemi etici emergenti, contribuito al processo comunicativo e decisionale al fine di orientare verso l’opzione terapeutica eticamente adeguata, promosso le cure palliative e, laddove possibile, l’elaborazione di una pianificazione condivisa dei trattamenti, con la finalità condivisa con l’équipe curante e la famiglia di perseguire il maggior bene possibile per il neonato. Infine, il carattere “dinamico” della CEC ha consentito di riformulare, in alcuni casi, il piano di cura del neonato. Conclusioni: Negli ultimi anni il numero crescente delle richieste CEC analizzate sottolinea il ruolo sempre più rilevante che la consulenza etica ha all’interno di un contesto così peculiare e delicato come quello della TIN, dove inizio vita e fine vita spesso coesistono, generando dilemmi etici all’interno dell’équipe curante e nella famiglia.","PeriodicalId":36708,"journal":{"name":"Medicina e Morale","volume":"14 8","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-10-27","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’esperienza della consulenza di etica clinica presso la Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, IRCCS\",\"authors\":\"Barbara Corsano, Simone S. Masilla, Giovanni Vento, Patrizia Papacci, Simonetta Costa, Maria Mallardi, Dario Sacchini, Antonio G. 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L’esperienza della consulenza di etica clinica presso la Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, IRCCS
Introduzione: Negli ultimi decenni la Consulenza di Etica Clinica (CEC) ha assunto un ruolo importante in ambito clinico-assistenziale, non solo come supporto nell’identificare le questioni etiche implicate nella storia clinica del paziente, ma anche per facilitare il processo decisionale. La Terapia Intensiva Neonatale (TIN) è un ambito peculiare nel quale i valori in gioco necessitano di opportuna considerazione al fine di garantire il perseguimento del bene del neonato nella presa in carico della sua condizione clinica e della famiglia. Obiettivo: Presentazione dell’esperienza del servizio di CEC all’interno della TIN del Servizio di Consulenza di Etica clinica della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS di Roma (Italia). Metodi: Attraverso un’indagine retrospettiva abbiamo analizzato: 1. il numero di CEC richieste ed elaborate dal servizio CEC in TIN dal 2016 ad oggi, incluse le consulenze effettuate per i neonati provenienti dal percorso “Hospice Perinatale”; 2. la forma in cui è stata elaborata la consulenza (consulenza “standard” oppure Documento Condiviso di orientamento etico-assistenziale); 3. i quesiti etici alla base delle richieste. Risultati: Il numero di CEC è aumentato progressivamente nel tempo passando da 3 nel 2016 a 19 nel 2022. La CEC si è rivelata un prezioso supporto per l’équipe neonatologica e per i genitori. Infatti, i dati emersi dall’analisi documentano come la CEC, attraverso valutazioni interdisciplinari, abbia facilitato l’identificazione dei problemi etici emergenti, contribuito al processo comunicativo e decisionale al fine di orientare verso l’opzione terapeutica eticamente adeguata, promosso le cure palliative e, laddove possibile, l’elaborazione di una pianificazione condivisa dei trattamenti, con la finalità condivisa con l’équipe curante e la famiglia di perseguire il maggior bene possibile per il neonato. Infine, il carattere “dinamico” della CEC ha consentito di riformulare, in alcuni casi, il piano di cura del neonato. Conclusioni: Negli ultimi anni il numero crescente delle richieste CEC analizzate sottolinea il ruolo sempre più rilevante che la consulenza etica ha all’interno di un contesto così peculiare e delicato come quello della TIN, dove inizio vita e fine vita spesso coesistono, generando dilemmi etici all’interno dell’équipe curante e nella famiglia.