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Sulla scia dei recenti lavori sulla centralità della cultura nel progetto totalitario fascista, questo numero esamina più specificamente il rapporto di Mussolini con le arti e viceversa, studiando le questioni estetiche e politiche relative alle rappresentazioni (tramite la letteratura, le arti sceniche e figurative, la radio) del “duce” – sia in Italia che nella loro circolazione all’estero.