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L'esperienza di Comunità della cultura, degli operai e dei contadini d'Italia: alleanza laica e prospettive di centro-sinistra
L'autore, grazie all'utilizzo di fonti inedite, delinea il profilo di una peculiare vi-cenda del sistema politico italiano maturata tra il 1957 ed il 1958. In quel frangen-te, alcune forze minori dell'area laico-progressista avviarono un percorso di avvicinamento. A questo processo presero parte anche il Movimento Comunità, guidato da Adriano Olivetti, il Partito dei contadini d'Italia e il Partito sardo d'azione. I tre partiti decisero di formare una coalizione in vista delle elezioni del 1958. Comunità della cultura, degli operai e dei contadini d'Italia si basò su un programma volto ad incunearsi tra l'area di governo centrista e il Pci, e condusse una campa-gna elettorale innovativa. L'autore sottolinea che, pur nella modestia dell'esito elettorale, Comunità, per volontà preponderante di Adriano Olivetti, riuscì ad esse-re parte attiva dell'esecutivo Fanfani II, delineando una proposta di sviluppo per il Mezzogiorno e prefigurando l'apertura di nuove prospettive politiche, in una fase di transizione del sistema politico italiano, che avrebbe poi condotto alla formula di centro-sinistra.