Una possibile eco antimachea in Nevio

Abstract

A partire dai repertori ottocenteschi di paralleli tra l’epica latina arcaica e i poemi omerici, è divenuto abituale nelle edizioni commentate del Bellum Poenicum il confronto tra il saturnio ferunt pulchras creterras aureas lepistas (fr. 31 Bl.2) e i versi omerici φέρε δὲ κρητῆρα φαεινὸν / κῆρυξ Ἰδαῖος ἠδὲ χρύσεια κύπελλα (Il. 3.247–248). Nonostante le difficoltà insite nella Quellenforschung dei frammenti della letteratura latina del III secolo a.C., sembra possibile suggerire, accanto a tale parallelo, un ulteriore raffronto con due versi del fr. 19 Wyss della Tebaide di Antimaco: ἄλλοι δὲ κρητῆρα πανάργυρον ἠδὲ δέπαστρα / οἰσόντων χρύσεια. In primo luogo, anche in questi ultimi si riscontrano le tre corrispondenze puntuali che possono essere individuate tra il frammento neviano e il passo dell’Iliade: nonostante le differenze di flessione, a ferunt, creterras e aureas rispondono ri-