{"title":"Il rischio e la tana. Individuo e individualismo nell'epoca del realismo capitalista","authors":"Giovanni Ferrario","doi":"10.54103/2240-9599/18219","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In una società in cui dilaga un’economia realista capitalista di tipo cultuale, indebitante e neoliberista, il principio di mercato è la principale fonte regolatrice dell’attività economica e relazionale umana. In questo orizzonte si produce una cultura dell’omologazione dove ogni attore tende a confermare la propria identità, che deve essere inserita in un sistema codificato per poter essere riconosciuta per ottenere in cambio un’utilità. Se il sistema realista capitalista si basa sul ʻcultoʼ individualista, per abbattere tale culto è necessario ricostruire una collettività laica che tenti di ritrovare diversamente e coraggiosamente l’atto festivo col quale l’artista nell’antichità abitava una dimensione comune, partecipata e disinteressata. L’utilitarismo, l’egoismo, la paura, il cinismo venivano sospesi dall’atto di festa per poter contemplare nuovamente la vita in tutta la sua potente fragilità e liberare le prassi umane a lei collegate.","PeriodicalId":53793,"journal":{"name":"Lebenswelt-Aesthetics and Philosophy of Experience","volume":"89 3 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2022-07-15","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Lebenswelt-Aesthetics and Philosophy of Experience","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2240-9599/18219","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"PHILOSOPHY","Score":null,"Total":0}
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Abstract
In una società in cui dilaga un’economia realista capitalista di tipo cultuale, indebitante e neoliberista, il principio di mercato è la principale fonte regolatrice dell’attività economica e relazionale umana. In questo orizzonte si produce una cultura dell’omologazione dove ogni attore tende a confermare la propria identità, che deve essere inserita in un sistema codificato per poter essere riconosciuta per ottenere in cambio un’utilità. Se il sistema realista capitalista si basa sul ʻcultoʼ individualista, per abbattere tale culto è necessario ricostruire una collettività laica che tenti di ritrovare diversamente e coraggiosamente l’atto festivo col quale l’artista nell’antichità abitava una dimensione comune, partecipata e disinteressata. L’utilitarismo, l’egoismo, la paura, il cinismo venivano sospesi dall’atto di festa per poter contemplare nuovamente la vita in tutta la sua potente fragilità e liberare le prassi umane a lei collegate.