{"title":"Annegamenti","authors":"P. Michelet , M. Coulange , T. Markarian","doi":"10.1016/S1286-9341(22)47152-3","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>L’annegamento rimane un grave problema di sanità pubblica. La sua epidemiologia è meglio conosciuta grazie ai sondaggi estivi della Santé Publique France. L’analisi di queste indagini ci porta a considerare, per la Francia, l’annegamento come un fatto che presenta due facce principali. Quella dell’annegamento dei bambini piccoli, che si verifica maggiormente in acqua dolce e nelle piscine, e quella degli adulti maturi che avviene più in acqua di mare e nella banda dei 300 metri. La definizione di annegamento mette in evidenza il ruolo principale dell’insufficienza respiratoria acuta e dell’induzione dell’edema polmonare. La natura di questo edema polmonare deve essere meglio specificata perché senza dubbio non è esclusivamente lesionale. La gestione dell’annegamento comprende due aspetti complementari: un aspetto di primo soccorso e un aspetto medico. Il primo sottolinea l’importanza della rapida estrazione della vittima e il secondo l’importanza della gestione respiratoria. La prevenzione rimane il modo migliore di considerare il problema dell’annegamento. Pertanto, la prevenzione per i bambini deve concentrarsi sull’apprendimento del nuoto, sulla messa in sicurezza delle piscine e sull’attenzione dei genitori. Per quanto riguarda gli adolescenti e gli adulti, vanno sviluppate la riduzione dei comportamenti a rischio tra i più giovani e la riflessione sulla condizione fisica degli anziani. Infine, sono in corso di sviluppo degli studi sulla modellizzazione dei rischi di annegamento rispetto alle condizioni meteorologiche che potrebbero consentire di allertare i sistemi di emergenza nei periodi di maggior rischio.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"26 4","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-12-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934122471523","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’annegamento rimane un grave problema di sanità pubblica. La sua epidemiologia è meglio conosciuta grazie ai sondaggi estivi della Santé Publique France. L’analisi di queste indagini ci porta a considerare, per la Francia, l’annegamento come un fatto che presenta due facce principali. Quella dell’annegamento dei bambini piccoli, che si verifica maggiormente in acqua dolce e nelle piscine, e quella degli adulti maturi che avviene più in acqua di mare e nella banda dei 300 metri. La definizione di annegamento mette in evidenza il ruolo principale dell’insufficienza respiratoria acuta e dell’induzione dell’edema polmonare. La natura di questo edema polmonare deve essere meglio specificata perché senza dubbio non è esclusivamente lesionale. La gestione dell’annegamento comprende due aspetti complementari: un aspetto di primo soccorso e un aspetto medico. Il primo sottolinea l’importanza della rapida estrazione della vittima e il secondo l’importanza della gestione respiratoria. La prevenzione rimane il modo migliore di considerare il problema dell’annegamento. Pertanto, la prevenzione per i bambini deve concentrarsi sull’apprendimento del nuoto, sulla messa in sicurezza delle piscine e sull’attenzione dei genitori. Per quanto riguarda gli adolescenti e gli adulti, vanno sviluppate la riduzione dei comportamenti a rischio tra i più giovani e la riflessione sulla condizione fisica degli anziani. Infine, sono in corso di sviluppo degli studi sulla modellizzazione dei rischi di annegamento rispetto alle condizioni meteorologiche che potrebbero consentire di allertare i sistemi di emergenza nei periodi di maggior rischio.