P. Coloby (Chirurgien des Hôpitaux, chef du service)
{"title":"Cistectomia totale nelle donne e sostituzione della vescica con una vescica ileale detubulizzata","authors":"P. Coloby (Chirurgien des Hôpitaux, chef du service)","doi":"10.1016/S1636-5577(18)91743-8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La cistectomia totale con la conservazione dell’uretra e la ricostruzione della vescica nelle donne richiede di preservare le strutture anatomiche coinvolte nel mantenimento della continenza garantendo, nel contempo, la radicalità oncologica in caso di indicazione per cancro. I diversi tempi operatori comprendono la linfoadenectomia pelvica, l’isterectomia totale, la resezione vaginale anteriore e la cistectomia totale con conservazione dell’uretra subcervicale. La cistectomia viene sempre eseguita dall’alto verso il basso e dall’indietro in avanti. Gli ureteri vengono scollati da cima a fondo, fino al loro ingresso nella vescica, legando gradualmente i vasi che incontrano (uterini e vescicali) e sempre restando a livello dell’uretere o di fronte ad esso. L’apertura del cul-de-sac vaginale posteriore consente di localizzare con precisione la parete vaginale anteriore, per mettere in tensione i peduncoli vescicovaginali e, quindi, per allontanare i nervi pelvici che corrono paralleli alla parete vaginale laterale. I peduncoli della vescica sono, quindi, legati a livello della parete vaginale anteriore, che viene resecata in blocco con la vescica, lontano dai nervi pelvici. La parete vaginale anteriore viene, quindi, separata dalla vescica a livello del collo della vescica. Il pezzo operatorio rimane, quindi, attaccato solo attraverso l’uretra. Questo è legato alla sonda sotto il palloncino, quindi sezionato 5-10 mm sotto questo nodo. Pertanto, non viene eseguita alcuna dissecazione dell’uretra subcervicale, lasciando intatta la fascia pelvica che la copre, i legamenti pubouretrali e uretropelvici e, naturalmente, lo sfintere urogenitale striato. La vagina viene, quindi, chiusa ricostituendo una cavità vaginale spesso funzionalmente sufficiente. Una neovescica ileale detubulizzata viene, quindi, anastomizzata nell’uretra. Il neo-orifizio uretrale deve essere adeguatamente scelto nel punto più declive della neovescica. La selezione di queste pazienti deve essere rigorosa, sia sul piano oncologico che su quello psicologico. Questa tecnica è semplice e riproducibile e offre alle donne che hanno bisogno di una cistectomia le stesse possibilità di ricostruzione della vescica degli uomini, con risultati funzionali equivalenti.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"18 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2018-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1636-5577(18)91743-8","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1636557718917438","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La cistectomia totale con la conservazione dell’uretra e la ricostruzione della vescica nelle donne richiede di preservare le strutture anatomiche coinvolte nel mantenimento della continenza garantendo, nel contempo, la radicalità oncologica in caso di indicazione per cancro. I diversi tempi operatori comprendono la linfoadenectomia pelvica, l’isterectomia totale, la resezione vaginale anteriore e la cistectomia totale con conservazione dell’uretra subcervicale. La cistectomia viene sempre eseguita dall’alto verso il basso e dall’indietro in avanti. Gli ureteri vengono scollati da cima a fondo, fino al loro ingresso nella vescica, legando gradualmente i vasi che incontrano (uterini e vescicali) e sempre restando a livello dell’uretere o di fronte ad esso. L’apertura del cul-de-sac vaginale posteriore consente di localizzare con precisione la parete vaginale anteriore, per mettere in tensione i peduncoli vescicovaginali e, quindi, per allontanare i nervi pelvici che corrono paralleli alla parete vaginale laterale. I peduncoli della vescica sono, quindi, legati a livello della parete vaginale anteriore, che viene resecata in blocco con la vescica, lontano dai nervi pelvici. La parete vaginale anteriore viene, quindi, separata dalla vescica a livello del collo della vescica. Il pezzo operatorio rimane, quindi, attaccato solo attraverso l’uretra. Questo è legato alla sonda sotto il palloncino, quindi sezionato 5-10 mm sotto questo nodo. Pertanto, non viene eseguita alcuna dissecazione dell’uretra subcervicale, lasciando intatta la fascia pelvica che la copre, i legamenti pubouretrali e uretropelvici e, naturalmente, lo sfintere urogenitale striato. La vagina viene, quindi, chiusa ricostituendo una cavità vaginale spesso funzionalmente sufficiente. Una neovescica ileale detubulizzata viene, quindi, anastomizzata nell’uretra. Il neo-orifizio uretrale deve essere adeguatamente scelto nel punto più declive della neovescica. La selezione di queste pazienti deve essere rigorosa, sia sul piano oncologico che su quello psicologico. Questa tecnica è semplice e riproducibile e offre alle donne che hanno bisogno di una cistectomia le stesse possibilità di ricostruzione della vescica degli uomini, con risultati funzionali equivalenti.