G. Ploussard , E. Xylinas , L. Salomon , A. de la Taille
{"title":"Prostatectomia totale laparoscopica robot-assistita","authors":"G. Ploussard , E. Xylinas , L. Salomon , A. de la Taille","doi":"10.1016/S1636-5577(19)42584-4","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La prostatectomia totale laparoscopica robot-assistita rappresenta, attualmente, la maggior parte delle procedure di prostatectomia totale in Francia. Fin dal suo sviluppo nei primi anni 2000 è una tecnica sicura, standardizzata e riproducibile. I dati oncologici a lungo termine hanno confermato la sua sicurezza oncologica rispetto alla via d’accesso storica di riferimento, la via retropubica. Anche i risultati funzionali sono conservati o, addirittura, migliorati in alcuni studi, in particolare rispetto alla via laparoscopica pura. I risultati funzionali riguardanti la funzione erettile e la velocità di ritorno alla continenza dipendono in particolare dalla tecnica di conservazione delle bandellette utilizzata, che varia in base al rischio oncologico e alla volontà del paziente (dissecazione extrafasciale e intrafasciale). I principali benefici sono quelli della chirurgia mini-invasiva, con un miglioramento dei parametri perioperatori (perdita di sangue, durata del soggiorno, complicanze). Gli sviluppi tecnici continuano a migliorare l’ergonomia degli strumenti e consentiranno l’integrazione futura della planimetria preoperatoria, l’integrazione dell’imaging e l’automatizzazione di determinate procedure chirurgiche. Il principale fattore limitante rimane il costo dell’intervento per l’adesione definitiva degli urologi a questa tecnica.</p></div>","PeriodicalId":100452,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","volume":"19 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-09-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Generale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1636557719425844","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
La prostatectomia totale laparoscopica robot-assistita rappresenta, attualmente, la maggior parte delle procedure di prostatectomia totale in Francia. Fin dal suo sviluppo nei primi anni 2000 è una tecnica sicura, standardizzata e riproducibile. I dati oncologici a lungo termine hanno confermato la sua sicurezza oncologica rispetto alla via d’accesso storica di riferimento, la via retropubica. Anche i risultati funzionali sono conservati o, addirittura, migliorati in alcuni studi, in particolare rispetto alla via laparoscopica pura. I risultati funzionali riguardanti la funzione erettile e la velocità di ritorno alla continenza dipendono in particolare dalla tecnica di conservazione delle bandellette utilizzata, che varia in base al rischio oncologico e alla volontà del paziente (dissecazione extrafasciale e intrafasciale). I principali benefici sono quelli della chirurgia mini-invasiva, con un miglioramento dei parametri perioperatori (perdita di sangue, durata del soggiorno, complicanze). Gli sviluppi tecnici continuano a migliorare l’ergonomia degli strumenti e consentiranno l’integrazione futura della planimetria preoperatoria, l’integrazione dell’imaging e l’automatizzazione di determinate procedure chirurgiche. Il principale fattore limitante rimane il costo dell’intervento per l’adesione definitiva degli urologi a questa tecnica.