S. Faria, L. Sodano, A. Gjata, Y. Kodra, A. Kasneci, B. Byku, N. Schinaia
{"title":"Primo studio di prevalenza delle infezioni ospedaliere presso il Centro Ospedaliero Universitario (QSUT) di Tirana, Albania: training e studio pilota","authors":"S. Faria, L. Sodano, A. Gjata, Y. Kodra, A. Kasneci, B. Byku, N. Schinaia","doi":"10.2427/6075","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Obiettivi : training: fornire strumenti conoscitivi ed operativi per svolgere un’indagine di prevalenza delle infezioni ospedaliere (IO); studio pilota: valutare la qualita dei rilevatori e della scheda di raccolta dati, le problematiche organizzative del QSUT (circa 1.600 posti-letto), l’operativita della microbiologia. Metodi : training: destinato a 17 operatori del QSUT, si e svolto in due giorni. Nel primo si sono introdotti i concetti di base della sorveglianza epidemiologica delle IO, nel secondo si e presentato il protocollo dell’indagine di prevalenza, di cui si sono discussi gli aspetti organizzativi. Per valutare l’apprendimento si e somministrato un test in entrata e in uscita, costituito da 10 quiz a risposta multipla. Studio pilota: in un giorno si e sperimentata l’indagine in tre reparti: chirurgia, rianimazione ed ematologia pediatrica. Con la scheda predisposta ad hoc e la supervisione dei docenti del corso, i rilevatori hanno raccolto dati dalle cartelle cliniche, visita dei pazienti e chiesto informazioni al personale dei reparti; le IO sospette sono state validate secondo i criteri dei Centers for Disease Control, USA. Risultati : training: la proporzione media delle risposte esatte per ogni partecipante e passata dal 54,2% del pre-test al 74,2% del post-test, quella delle risposte esatte per ogni domanda e stata del 57,9% nel pre-test versus l’81,4% del post-test. Studio pilota: si sono arruolati 79 pazienti, di cui 49,4% femmine; di eta media 36,6 anni; il 58,2% dei pazienti era esposto ad almeno una procedura invasiva, gli operati erano il 65,8% e il 66,7% era in trattamento antibiotico. La prevalenza di pazienti con IO e del 9,3%, quella di IO del 13,9%; nessuna IO ha avuto conferma con esame microbiologico. Conclusioni : selezionare meglio i componenti del gruppo di lavoro, apportare modifiche alla scheda di raccolta dati, utilizzare anche il registro operatorio come fonte dei dati, preparare un protocollo per il laboratorio di microbiologia e fornire a questo il materiale necessario, addestrare tre infermiere per la raccolta standard dei campioni microbiologici.","PeriodicalId":89162,"journal":{"name":"Italian journal of public health","volume":"33 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2012-05-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italian journal of public health","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.2427/6075","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Obiettivi : training: fornire strumenti conoscitivi ed operativi per svolgere un’indagine di prevalenza delle infezioni ospedaliere (IO); studio pilota: valutare la qualita dei rilevatori e della scheda di raccolta dati, le problematiche organizzative del QSUT (circa 1.600 posti-letto), l’operativita della microbiologia. Metodi : training: destinato a 17 operatori del QSUT, si e svolto in due giorni. Nel primo si sono introdotti i concetti di base della sorveglianza epidemiologica delle IO, nel secondo si e presentato il protocollo dell’indagine di prevalenza, di cui si sono discussi gli aspetti organizzativi. Per valutare l’apprendimento si e somministrato un test in entrata e in uscita, costituito da 10 quiz a risposta multipla. Studio pilota: in un giorno si e sperimentata l’indagine in tre reparti: chirurgia, rianimazione ed ematologia pediatrica. Con la scheda predisposta ad hoc e la supervisione dei docenti del corso, i rilevatori hanno raccolto dati dalle cartelle cliniche, visita dei pazienti e chiesto informazioni al personale dei reparti; le IO sospette sono state validate secondo i criteri dei Centers for Disease Control, USA. Risultati : training: la proporzione media delle risposte esatte per ogni partecipante e passata dal 54,2% del pre-test al 74,2% del post-test, quella delle risposte esatte per ogni domanda e stata del 57,9% nel pre-test versus l’81,4% del post-test. Studio pilota: si sono arruolati 79 pazienti, di cui 49,4% femmine; di eta media 36,6 anni; il 58,2% dei pazienti era esposto ad almeno una procedura invasiva, gli operati erano il 65,8% e il 66,7% era in trattamento antibiotico. La prevalenza di pazienti con IO e del 9,3%, quella di IO del 13,9%; nessuna IO ha avuto conferma con esame microbiologico. Conclusioni : selezionare meglio i componenti del gruppo di lavoro, apportare modifiche alla scheda di raccolta dati, utilizzare anche il registro operatorio come fonte dei dati, preparare un protocollo per il laboratorio di microbiologia e fornire a questo il materiale necessario, addestrare tre infermiere per la raccolta standard dei campioni microbiologici.