{"title":"Averroè, una traduzione ininterrotta","authors":"Augusto Illuminati","doi":"10.54103/2035-7362/17830","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La mia collaborazione con Massimo Campanini si è sviluppata su comuni interessi per i classici del pensiero islamico ma con competenze assai diverse, essendo io più orientato a studiare gli effetti e gli sviluppi che essi produssero sul pensiero occidentale medievale e moderno attraverso una pratica di traduzioni spesso creative per imprecisione – l’inverso dell’operazione che essi stessi avevano fatto rispetto a Platone e Aristotele.Averroè-Ibn Rushd è già un bell’esempio di deformazione del nome, ma proprio la formazione della sua opera e i modi in cui è stata trasmessa al mondo ebraico e cristiano sono singolari testimonianze degli esiti ambigui del processo traduttivo. Cerchiamo infatti di mostrare come la lettura del De substantia orbis abbia stimolato sia nel Medioevo che nel Rinascimento non solo il rifiuto del creazionismo ma anche posizioni panteistiche, mentre la famosa tesi dell’intelletto materiale unico contenuta nel Commentarium Magnum al De anima aristotelico ha stimolato molteplici varianti del monopsichismo, da Spinoza a Marx e alla più recente letteratura post-strutturalista. \nMy collaboration with Massimo Campanini developed around our common interests in the classics of Islamic thought, but with very different approaches, since I am more oriented towards studying the effects and developments they produced on medieval and modern Western thought through a practice of translation that was often creative in terms of inaccuracy – so the opposite of what had been done with respect to Plato and Aristotle.The same Averroes-Ibn Rushd is a fine example of name distortion, and the very formation of his work and the ways in which it was transmitted to the Jewish and Christian world are singular testimonies to the ambiguous outcomes of this translation process. I try to show how the reading of De substantia orbis in the Middle Ages and the Renaissance stimulated not only the rejection of creationism but also pantheistic beliefs, while the famous thesis on the material intellect exposed in the Commentarium Magnum to Aristotle’s De anima stimulated many variants of monopsychism, from Spinoza to Marx and the more recent post-structuralist literature.","PeriodicalId":30063,"journal":{"name":"Doctor Virtualis","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2022-05-14","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Doctor Virtualis","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2035-7362/17830","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La mia collaborazione con Massimo Campanini si è sviluppata su comuni interessi per i classici del pensiero islamico ma con competenze assai diverse, essendo io più orientato a studiare gli effetti e gli sviluppi che essi produssero sul pensiero occidentale medievale e moderno attraverso una pratica di traduzioni spesso creative per imprecisione – l’inverso dell’operazione che essi stessi avevano fatto rispetto a Platone e Aristotele.Averroè-Ibn Rushd è già un bell’esempio di deformazione del nome, ma proprio la formazione della sua opera e i modi in cui è stata trasmessa al mondo ebraico e cristiano sono singolari testimonianze degli esiti ambigui del processo traduttivo. Cerchiamo infatti di mostrare come la lettura del De substantia orbis abbia stimolato sia nel Medioevo che nel Rinascimento non solo il rifiuto del creazionismo ma anche posizioni panteistiche, mentre la famosa tesi dell’intelletto materiale unico contenuta nel Commentarium Magnum al De anima aristotelico ha stimolato molteplici varianti del monopsichismo, da Spinoza a Marx e alla più recente letteratura post-strutturalista.
My collaboration with Massimo Campanini developed around our common interests in the classics of Islamic thought, but with very different approaches, since I am more oriented towards studying the effects and developments they produced on medieval and modern Western thought through a practice of translation that was often creative in terms of inaccuracy – so the opposite of what had been done with respect to Plato and Aristotle.The same Averroes-Ibn Rushd is a fine example of name distortion, and the very formation of his work and the ways in which it was transmitted to the Jewish and Christian world are singular testimonies to the ambiguous outcomes of this translation process. I try to show how the reading of De substantia orbis in the Middle Ages and the Renaissance stimulated not only the rejection of creationism but also pantheistic beliefs, while the famous thesis on the material intellect exposed in the Commentarium Magnum to Aristotle’s De anima stimulated many variants of monopsychism, from Spinoza to Marx and the more recent post-structuralist literature.
我与马西莫·坎帕尼尼的合作发展了对伊斯兰经典思想的共同兴趣,但技巧截然不同,我更倾向于通过翻译实践来研究它们对中世纪和现代西方思想的影响和发展,这种翻译实践往往是不准确的——与他们自己对柏拉图和亚里士多德的操作相反。Averroè-Ibn Rushd已经是这个名字变形的一个很好的例子,但正是他的作品的形成以及它被传递到犹太和基督教世界的方式,才是翻译过程中模糊结果的独特见证。事实上,我们试图表明,在中世纪和文艺复兴时期,对《论》的解读不仅刺激了对创世论的拒绝,而且刺激了泛神论的立场,而《论》中关于独特物质智力的著名论文则刺激了单心理学的许多变体,从斯宾诺莎到马克思以及最近的后结构主义文学。我与马西莫·坎帕尼尼的合作是围绕着我们对伊斯兰经典思想的共同兴趣发展起来的,但方法非常不同,因为我更倾向于通过翻译实践来研究它们对中世纪和现代西方思想的影响和发展,这种翻译实践往往在不准确方面具有创造性——这与柏拉图和亚里士多德的做法相反。同一个Averroes Ibn Rushd是名字失真的一个很好的例子,他的作品的形成以及它被传播到犹太和基督教世界的方式,都是对这一翻译过程中模糊结果的独特见证。我试图展示中世纪和文艺复兴时期对《论》的解读不仅激发了对创世论的排斥,而且激发了泛神论信仰,而《大评论》中关于物质智力的著名论文到亚里士多德的《论》则激发了从斯宾诺莎到马克思以及更近的后结构文学等单精神学的许多变体。