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Abstract
L’economia mainstream sta dimostrando nell’occasione della pandemia limiti e responsabilita, condivisi con una politica che non esercita il suo ruolo di indirizzo verso il bene comune. Concetti come il trickle down e il controllo etico da parte degli investitori responsabili sono ben distanti da obiettivi accettabili di uguaglianza e di democrazia. La concentrazione di potere attraverso la disponibilita di Big Data da parte degli stessi soggetti che attraverso l’informazione formano l’opinione pubblica lavora in senso contrario. Oltre a una diversa capacita e rappresentanza politiche, occorre quindi che si affermi un capitalismo generativo che riduce la disuguaglianza; questa via e possibile, come dicono alcune esperienze che come prima banca italiana stiamo realizzando. Dalla crisi potranno scaturire effetti non calcolati sulla dimensione culturale. E necessario ripartire con grandi progetti di sistema basati sull’ asset cultura-turismo del nostro paese, attraverso l’utilizzo democratico dei Big Data , l’applicazione di principi generativi e la collaborazione tra pubblico e privato. In prospettiva “post emergenziale” servira una nuova capacita di dare credito a sostegno del settore culturale portando a sintesi la competenza degli operatori (in massima parte non profit ) e la visione inclusiva della banca, per cogliere e moltiplicare le buone pratiche in tutto il paese. La banca puo operare una continua espansione dell’accesso al credito, che sta alla visione tradizionale come il dinamismo della spirale sta alla fissita del cerchio. In the days of the Pandemic, mainstream Economy is demonstrating its limits and responsibilities, shared with a politics no longer aimed at the Common Good. On one hand some “positive” forces (trickle down, ethical control by socially concerned investors) are not effective enough in the pursuit of equality and democracy; on the other, the concentration of Big Data and Information in the same hands seems to work in the opposite direction. In the long term, reaching a better future is impossible without a different approach both in political and economic terms. Business can create a more generative, inclusive, fully sustainable framework in the post-Covid era, as demonstrated by our experience as first italian bank. The Pandemic will have deep impacts on the delicate Culture ecosystem. Italy must give priority to its most important asset – Tourism & Culture – through projects based on a superior level of technology, significant market expansion, higher employment, Big Data under a stronger level of democratic control. Currently, in order to sustain Culture in the post-Covid world, a different approach has been put in practice. In this scheme, the know-how of the best non profit entities participating in Italian cultural production is shared in order to seek and multiply best practices in the entire country. Thanks to this cooperation, rating criteria can become both more fitting and inclusive, allowing for sustained growth: like an ever-lifting spyral as opposed to a fixed circle.