{"title":"La voce “sull’orlo della notte.” Milo De Angelis e Stéphane Mallarmé","authors":"Patrycja Polanowska","doi":"10.33137/q.i..v43i1.40186","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Con la poesia moderna l’immagine onirica e il sogno di un’unità nuova, fortemente presenti nel Romanticismo, sfociano spesso nel quadro della lacerazione e dell’impossibilità della notte. Dal punto di vista filosofico tale tendenza viene rappresentata da Maurice Blanchot che nel saggio Lo spazio letterario propone una distinzione tra prima e altra notte. Il suo modello risulta direttamente applicabile all’opera di Stéphane Mallarmé, considerando soprattutto l’ottica di Igitur. L’articolo si propone di esaminare tale aspetto, mettendolo in contrasto con la poesia contemporanea di Milo De Angelis, l’autore che esordisce nel 1976 con Somiglianze, opponendosi in modo esplicito al mallarmeano “sogno” della purezza. Nelle sue raccolte, la notte viene tendenzialmente riscoperta attraverso la dimensione lirico-tragica. Un’analisi contrastiva di questi approcci permette di definire il senso profondo delle immagini notturne, ma anche i prerequisiti necessari perché esse si realizzino, indipendentemente dalle distanze poetiche.","PeriodicalId":39609,"journal":{"name":"QUADERNI D ITALIANISTICA","volume":" ","pages":""},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-01-26","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"QUADERNI D ITALIANISTICA","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40186","RegionNum":4,"RegionCategory":"文学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"LITERATURE, ROMANCE","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Con la poesia moderna l’immagine onirica e il sogno di un’unità nuova, fortemente presenti nel Romanticismo, sfociano spesso nel quadro della lacerazione e dell’impossibilità della notte. Dal punto di vista filosofico tale tendenza viene rappresentata da Maurice Blanchot che nel saggio Lo spazio letterario propone una distinzione tra prima e altra notte. Il suo modello risulta direttamente applicabile all’opera di Stéphane Mallarmé, considerando soprattutto l’ottica di Igitur. L’articolo si propone di esaminare tale aspetto, mettendolo in contrasto con la poesia contemporanea di Milo De Angelis, l’autore che esordisce nel 1976 con Somiglianze, opponendosi in modo esplicito al mallarmeano “sogno” della purezza. Nelle sue raccolte, la notte viene tendenzialmente riscoperta attraverso la dimensione lirico-tragica. Un’analisi contrastiva di questi approcci permette di definire il senso profondo delle immagini notturne, ma anche i prerequisiti necessari perché esse si realizzino, indipendentemente dalle distanze poetiche.
在现代诗歌中,浪漫主义中强烈存在的梦幻般的意象和新的统一,往往流入夜晚的撕裂和不可能的框架中。从哲学的角度来看,莫里斯·布兰肖特代表了这一趋势,他在文章《Lo spazio letterario》中提出了第一晚和第二晚的区别。他的模型直接适用于Stéphane Mallamé的工作,特别是考虑到Igitur的观点。这篇文章旨在考察这一方面,将其与米洛·德·安吉利斯的当代诗歌进行对比,后者于1976年与索米利安泽一起出道,明确反对马拉尔人对纯洁的“梦想”。在他的收藏中,夜晚往往通过抒情的悲剧维度被重新发现。对这些方法的对比分析可以定义夜间图像的深层含义,但也可以定义实现夜间图像所必需的先决条件,而不考虑诗歌的距离。