Il monastero femminile di Santa Sofia di Benevento. Ambizioni e limiti di un progetto politico e familiare nell'Italia meridionale longobarda (secoli VIII-IX)
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Abstract
ITALIANO: di Brescia e quella di Santa Sofia di Benevento. A quest’ultima e stato attribuito non solo il ruolo di monastero familiare, ma anche quello di vero e proprio “santuario nazionale longobardo”. Prendendo in considerazione il progetto politico e le strategie di rappresentazione dell’autorita di Arechi, suo fondatore, questo contributo intende riconsiderare sia la dimensione familiare di Santa Sofia sia il ruolo politico e religioso che la storiografia ha attribuito ad essa. La fortuna e
il ruolo del monastero nella societa beneventana sono poi analizzati nel quadro del successivo principato dei Siconidi, quindi in quello delle trasformazioni politiche, sociali e devozionali che investirono Benevento nella prima meta del IX secolo. / ENGLISH: Italian scholarship has already underscored the similarities between the royal foundation of St. Salvatore of Brescia and St. Sofia of Benevento, founded by Arechis, duke of Benevento, before
774. However, St. Sofia is still considered not only as a family foundation but also as the “Lombards’ national sanctuary” in Southern Italy. Taking into account Arechis’ political project and strategies of representation of his public authority, this study aims to reconsider both the family dimension and the political and religious role of St. Sofia in Lombard Southern Italy. During the first half of the ninth century, the role of the monastery changed as a consequence of the political, social and devotional transformations that were taking place in Benevento. The last part of this study, therefore, focuses on the role of St. Sofia and the monastery’s relationship with the
princes after the end of Arechis’ dynasty.