{"title":"Natura, politica e nobiltà nelle città italiane del tardo medioevo. Il 'Tractatus de dignitatibus' di Bartolo da Sassoferrato e le sue eccezioni","authors":"F. D. Tredici","doi":"10.6092/1593-2214/6728","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"ITALIANO: Se nell’Italia del tardo medioevo era possibile essere sudditi “per natura”, per natura cittadini, per natura principi, per natura membri di un partito, era possibile essere anche “naturalmente” nobili? Il contributo prova a rispondere a questa domanda prendendo le mosse dal cosiddetto trattato sulla nobilta di Bartolo di Sassoferrato (Tractatus de dignitatibus) per secoli dotato di larghissima popolarita in tutta Europa. Dopo aver reso conto della situazione degli studi, il saggio illustra i contenuti dell’opera, riassumibili in una netta affermazione della dipendenza della nobilta dalla voluntas del Principe (paragrafo 2), e nell’idea che non possa esistere alcuna nobilta naturale se non come volontaria creazione di chi detiene il potere politico (paragrafo 3). Sono quindi (paragrafo 4) illustrate le radici del pensiero bartoliano in tema di nobilta (vale a dire, oltre al Codex, l’Italia duecentesca e popolare, con le sue leggi antimagnatizie); nonche l’applicazione concreta di quei principi nel tardo medioevo, mostrando in particolare come i ragionamenti del De dignitatibus siano consonanti all’evoluzione dell’identita nobiliare in molte parti della penisola, in primis a Firenze, a Bologna, a Venezia. Il paragrafo 5 e invece dedicato alle eccezioni rispetto a questo modello, che non sono solo precedenti a Bartolo (Aristotele, Dante) quanto soprattutto a lui contemporanee, come affermato nello stesso trattato. Il saggio si sofferma sul caso di Milano e su altri contesti (i centri piemontesi in particolare, da Asti a Torino) dove la nobilta ancora nel Tre-Quattrocento e proposta come fatto di natura, piu che come prodotto della politica. / ENGLISH: In late medieval Italy it was possible to be subjects “by nature”, citizens by nature, princes by nature, members of a party by nature; was it also possible to be noble by nature? This paper seeks to address this question starting from the so-called treaty on nobility written by Bartolus de Saxoferrato (Tractatus de dignitatibus), which gained vast popularity all over Europe for centuries. After taking into account the state of the art, the essay outlines the contents of the treaty: Bartolus sharply claimed that nobility depended on the Princes’ voluntas (section 2), thus inferring that no natural nobility could exist unless intentionally created by those who exerted political power (section 3). The roots of Bartolus’ thought on nobility are then examined (namely, besides the Codex, thirteenth-century ‘popular’ Italy, with its anti-magnate legislation), as well as the practical application of these principles in the late medieval period, by highlighting how the argument of the De dignitatibus matched with the evolution of noble identity in various parts of Italy, especially in Florence, Bologna, and Venice (section 4). Finally, section 5 deals with the exceptions to this model, not exclusively prior to Bartolus (Aristotle, Dante), but above all contemporaneous with him. The paper scrutinizes the cases of Milan and other cities (communes in Piedmont, from Asti to Turin) where nobility was still conceived as a natural, rather than political, fact in the fourteenth and fifteenth centuries.","PeriodicalId":43107,"journal":{"name":"Reti Medievali Rivista","volume":"21 1","pages":"243-269"},"PeriodicalIF":0.2000,"publicationDate":"2020-03-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Reti Medievali Rivista","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.6092/1593-2214/6728","RegionNum":3,"RegionCategory":"历史学","ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"0","JCRName":"MEDIEVAL & RENAISSANCE STUDIES","Score":null,"Total":0}
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Abstract
ITALIANO: Se nell’Italia del tardo medioevo era possibile essere sudditi “per natura”, per natura cittadini, per natura principi, per natura membri di un partito, era possibile essere anche “naturalmente” nobili? Il contributo prova a rispondere a questa domanda prendendo le mosse dal cosiddetto trattato sulla nobilta di Bartolo di Sassoferrato (Tractatus de dignitatibus) per secoli dotato di larghissima popolarita in tutta Europa. Dopo aver reso conto della situazione degli studi, il saggio illustra i contenuti dell’opera, riassumibili in una netta affermazione della dipendenza della nobilta dalla voluntas del Principe (paragrafo 2), e nell’idea che non possa esistere alcuna nobilta naturale se non come volontaria creazione di chi detiene il potere politico (paragrafo 3). Sono quindi (paragrafo 4) illustrate le radici del pensiero bartoliano in tema di nobilta (vale a dire, oltre al Codex, l’Italia duecentesca e popolare, con le sue leggi antimagnatizie); nonche l’applicazione concreta di quei principi nel tardo medioevo, mostrando in particolare come i ragionamenti del De dignitatibus siano consonanti all’evoluzione dell’identita nobiliare in molte parti della penisola, in primis a Firenze, a Bologna, a Venezia. Il paragrafo 5 e invece dedicato alle eccezioni rispetto a questo modello, che non sono solo precedenti a Bartolo (Aristotele, Dante) quanto soprattutto a lui contemporanee, come affermato nello stesso trattato. Il saggio si sofferma sul caso di Milano e su altri contesti (i centri piemontesi in particolare, da Asti a Torino) dove la nobilta ancora nel Tre-Quattrocento e proposta come fatto di natura, piu che come prodotto della politica. / ENGLISH: In late medieval Italy it was possible to be subjects “by nature”, citizens by nature, princes by nature, members of a party by nature; was it also possible to be noble by nature? This paper seeks to address this question starting from the so-called treaty on nobility written by Bartolus de Saxoferrato (Tractatus de dignitatibus), which gained vast popularity all over Europe for centuries. After taking into account the state of the art, the essay outlines the contents of the treaty: Bartolus sharply claimed that nobility depended on the Princes’ voluntas (section 2), thus inferring that no natural nobility could exist unless intentionally created by those who exerted political power (section 3). The roots of Bartolus’ thought on nobility are then examined (namely, besides the Codex, thirteenth-century ‘popular’ Italy, with its anti-magnate legislation), as well as the practical application of these principles in the late medieval period, by highlighting how the argument of the De dignitatibus matched with the evolution of noble identity in various parts of Italy, especially in Florence, Bologna, and Venice (section 4). Finally, section 5 deals with the exceptions to this model, not exclusively prior to Bartolus (Aristotle, Dante), but above all contemporaneous with him. The paper scrutinizes the cases of Milan and other cities (communes in Piedmont, from Asti to Turin) where nobility was still conceived as a natural, rather than political, fact in the fourteenth and fifteenth centuries.
中文:如果在中世纪晚期的意大利,有可能成为“天生”的臣民、天生的公民、天生的王子、天生的政党成员,那么也有可能“天生”高贵吗?本文试图从几个世纪以来在整个欧洲广受欢迎的所谓的巴托洛·迪·萨索菲拉托贵族条约(Tractatus de dignitatibus)开始回答这个问题。在介绍了研究情况后,文章阐述了这项工作的内容,总结为明确肯定了贵族对王子自愿的依赖(第2段),并认为除了掌握政治权力者的自愿创造之外,任何天生的贵族都不可能存在(第3段)。说明了巴托利贵族思想的根源(即,除了法典,十三世纪和流行的意大利,以及其反磁性法律)(第4段);以及这些原则在中世纪晚期的具体应用,特别表明了De dignitatibus的推理如何与半岛许多地区的贵族身份演变相一致,首先是在佛罗伦萨、博洛尼亚和威尼斯。相反,第5段专门针对这一模式的例外情况,正如同一条约所述,这些例外情况不仅在巴托洛(亚里士多德、但丁)之前,而且最重要的是在他当代。这篇文章聚焦于米兰和其他背景(尤其是皮埃蒙特中心,从阿斯蒂到都灵),在这些背景下,十五世纪晚期的贵族被认为是自然的事实,而不是政治的产物。英语:在中世纪晚期的意大利,“天生”的臣民、天生的公民、天生的王子、天生的党员是可能的;天生高贵也可能吗?本文试图从Bartolus de Saxoferrato(Tractatus de dignitatibus)撰写的所谓贵族条约开始解决这个问题,该条约在整个欧洲流行了几个世纪。在考虑到最先进的技术后,文章概述了条约的内容:巴托洛斯尖锐地声称贵族取决于王子的志愿者(第2节),从而推断出,除非行使政治权力的人有意创造,否则任何自然贵族都不可能存在(第3节)。然后,通过强调德吉尼塔提布斯的论点如何与意大利各地贵族身份的演变相匹配,研究了巴托洛斯贵族思想的根源(即,除了法典之外,13世纪“流行”的意大利及其反巨头立法),以及这些原则在中世纪晚期的实际应用,尤其是在佛罗伦萨、博洛尼亚和威尼斯(第4节)。最后,第5节讨论了这种模式的例外情况,不仅在巴托洛斯(亚里士多德、但丁)之前,而且最重要的是与他同时代。这篇论文仔细研究了米兰和其他城市(皮埃蒙特的公社,从阿斯蒂到都灵)的情况,在十四世纪和十五世纪,贵族仍然被视为一种自然而非政治的事实。