{"title":"La “grande” lettura: alcune attuali caratteristiche dell’abilità di lettura rilevanti per la didattica","authors":"D. Corno, Silvia Demartini","doi":"10.33683/didit.23.03.01","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La lettura, oggi, è una lettura grande (una iperlettura), nel senso che porta i lettori, anche i più giovani, a muoversi rapidamente con lo sguardo e con la mente fra parti di informazione di cui dovrebbero riuscire a ricostruirsi il quadro complessivo, per riuscire a comprendere efficacemente. Ciò è la conseguenza di un contatto sempre più precoce e assiduo con nuovi strumenti e dispositivi tecnologici tramite cui si legge, che, grazie soprattutto alle risorse e alle modalità d’uso di Internet, inducono il formarsi di un nuovo tipo di lettori e lettrici, con tratti cognitivi in parte nuovi. È tutto perduto oppure è possibile osservare il fenomeno con occhi nuovi, cogliendone i rischi ma anche il potenziale? Tra storia e attualità, l’articolo si propone di indagare queste dimensioni, con uno sguardo attento a chi oggi si trova a operare nel mondo della scuola. La strada è certamente lunga e inesplorata, quindi sono quanto mai urgenti studi ed esperienze didattiche sull’argomento.","PeriodicalId":437572,"journal":{"name":"DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura","volume":"14 10","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-12-20","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.33683/didit.23.03.01","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La lettura, oggi, è una lettura grande (una iperlettura), nel senso che porta i lettori, anche i più giovani, a muoversi rapidamente con lo sguardo e con la mente fra parti di informazione di cui dovrebbero riuscire a ricostruirsi il quadro complessivo, per riuscire a comprendere efficacemente. Ciò è la conseguenza di un contatto sempre più precoce e assiduo con nuovi strumenti e dispositivi tecnologici tramite cui si legge, che, grazie soprattutto alle risorse e alle modalità d’uso di Internet, inducono il formarsi di un nuovo tipo di lettori e lettrici, con tratti cognitivi in parte nuovi. È tutto perduto oppure è possibile osservare il fenomeno con occhi nuovi, cogliendone i rischi ma anche il potenziale? Tra storia e attualità, l’articolo si propone di indagare queste dimensioni, con uno sguardo attento a chi oggi si trova a operare nel mondo della scuola. La strada è certamente lunga e inesplorata, quindi sono quanto mai urgenti studi ed esperienze didattiche sull’argomento.