{"title":"Urgenze nell’anemia falciforme dell’adulto","authors":"A. Santin, F. Lionnet","doi":"10.1016/S1286-9341(23)48500-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>L’anemia falciforme è una delle malattie genetiche più frequenti. Colpisce principalmente le persone provenienti dall’Africa subsahariana. A causa dei flussi migratori, la sua prevalenza è sempre più importante in Europa. È caratterizzata da un’anemia emolitica cronica legata alla sintesi di emoglobina anomala o emoglobina S le cui proprietà reologiche sono molto diverse da quelle dell’emoglobina A. Le complicanze acute spesso portano i pazienti al Pronto Soccorso: dolore intenso legato a crisi vaso-occlusive, difficoltà respiratorie secondarie a una sindrome toracica acuta, febbre attribuibile a un’origine infettiva, priapismo, astenia o svenimento per aggravamento dell’anemia e lesioni focali (neurologiche, nefrologiche, oftalmologiche, oto-rino-laringoiatriche). Queste lesioni focali d’organo sono o acute fin dall’inizio oppure croniche, potendo scompensarsi in modalità acuta, da sole o simultaneamente. La gestione in urgenza si basa su un rigoroso esame anamnestico e clinico e su alcune importanti specificità da conoscere. Il ricorso alla trasfusione deve soddisfare determinati criteri specifici. La gestione a lungo termine richiede un regolare follow-up specialistico accompagnato da una buona aderenza sia allo stile di vita che alle misure dietetiche e al trattamento che modifica la malattia, vale a dire l’idrossiurea.</p></div>","PeriodicalId":100461,"journal":{"name":"EMC - Urgenze","volume":"27 4","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Urgenze","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286934123485006","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’anemia falciforme è una delle malattie genetiche più frequenti. Colpisce principalmente le persone provenienti dall’Africa subsahariana. A causa dei flussi migratori, la sua prevalenza è sempre più importante in Europa. È caratterizzata da un’anemia emolitica cronica legata alla sintesi di emoglobina anomala o emoglobina S le cui proprietà reologiche sono molto diverse da quelle dell’emoglobina A. Le complicanze acute spesso portano i pazienti al Pronto Soccorso: dolore intenso legato a crisi vaso-occlusive, difficoltà respiratorie secondarie a una sindrome toracica acuta, febbre attribuibile a un’origine infettiva, priapismo, astenia o svenimento per aggravamento dell’anemia e lesioni focali (neurologiche, nefrologiche, oftalmologiche, oto-rino-laringoiatriche). Queste lesioni focali d’organo sono o acute fin dall’inizio oppure croniche, potendo scompensarsi in modalità acuta, da sole o simultaneamente. La gestione in urgenza si basa su un rigoroso esame anamnestico e clinico e su alcune importanti specificità da conoscere. Il ricorso alla trasfusione deve soddisfare determinati criteri specifici. La gestione a lungo termine richiede un regolare follow-up specialistico accompagnato da una buona aderenza sia allo stile di vita che alle misure dietetiche e al trattamento che modifica la malattia, vale a dire l’idrossiurea.