{"title":"Epigraphic habit a Segesta. Aspetti civici e sociali","authors":"Donatella Erdas","doi":"10.54103/2037-4488/21489","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Lo studio delle iscrizioni greche di Segesta consente di presentare alcune considerazioni sulla prassi epigrafica dei Segestani. Il presente contributo intende mettere in rilievo innanzitutto la tendenza di Segesta a privilegiare il greco come lingua e, di conseguenza, come scrittura, ancora fino al I secolo a.C., quando la città elima era ormai da due secoli sotto il dominio romano. La cronologia delle iscrizioni mostra poi un certo appiattimento della documentazione al II secolo a.C. Questo dato, insieme all’analisi delle diverse tipologie di documenti, da cui emerge una netta prevalenza delle iscrizioni onorarie, consente di comprendere meglio l’evoluzionedella vita pubblica e lo sviluppo urbano della polis di Segesta, e più in generale il rapporto tra l’élite cittadina e la scrittura. The study of the Greek inscriptions of Segesta allows us some considerations on the epigraphic habit of the Segestans. The present contribution aims at highlighting first of all the tendency of Segesta to favour Greek as a language and, consequently, as writing, even until the 1st century BC, when the Elymian city had been under Roman rule for two centuries. The chronology of the inscriptions then shows a certain flattening of the documentation to the 2nd century BC. This datum, together with the analysis of the different types of documents, from which emerges a prevalence of honorific inscriptions, allows us to better understand the evolution of public and urban life in the polis of Segesta and more generally the relationship between civic elite and writing.","PeriodicalId":40865,"journal":{"name":"Aristonothos-Scritti per il Mediterraneo Antico","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-10-19","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Aristonothos-Scritti per il Mediterraneo Antico","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2037-4488/21489","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q3","JCRName":"HISTORY","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Lo studio delle iscrizioni greche di Segesta consente di presentare alcune considerazioni sulla prassi epigrafica dei Segestani. Il presente contributo intende mettere in rilievo innanzitutto la tendenza di Segesta a privilegiare il greco come lingua e, di conseguenza, come scrittura, ancora fino al I secolo a.C., quando la città elima era ormai da due secoli sotto il dominio romano. La cronologia delle iscrizioni mostra poi un certo appiattimento della documentazione al II secolo a.C. Questo dato, insieme all’analisi delle diverse tipologie di documenti, da cui emerge una netta prevalenza delle iscrizioni onorarie, consente di comprendere meglio l’evoluzionedella vita pubblica e lo sviluppo urbano della polis di Segesta, e più in generale il rapporto tra l’élite cittadina e la scrittura. The study of the Greek inscriptions of Segesta allows us some considerations on the epigraphic habit of the Segestans. The present contribution aims at highlighting first of all the tendency of Segesta to favour Greek as a language and, consequently, as writing, even until the 1st century BC, when the Elymian city had been under Roman rule for two centuries. The chronology of the inscriptions then shows a certain flattening of the documentation to the 2nd century BC. This datum, together with the analysis of the different types of documents, from which emerges a prevalence of honorific inscriptions, allows us to better understand the evolution of public and urban life in the polis of Segesta and more generally the relationship between civic elite and writing.