Giulia Lombardo, Sara Belcastro, Valeria Mondelli, Laura Gianotti
{"title":"L’asse dello stress: regolazione neuro-endocrino-immuno-metabolica e ruolo nello sviluppo della sindrome metabolica e della depressione","authors":"Giulia Lombardo, Sara Belcastro, Valeria Mondelli, Laura Gianotti","doi":"10.1007/s40619-023-01379-3","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Sommario Lo stress rappresenta la risposta di adattamento dell’organismo a una minaccia all’equilibrio (omeostasi) dell’organismo da parte di eventi o stressor di natura intrinseca o estrinseca, reali o percepiti. Gli stressor attivano un variegato e intricato repertorio di risposte fisiologiche biologiche e comportamentali (allostasi) volte a ristabilire l’equilibrio ottimale dell’organismo (eustasi). La risposta adattiva agli stressor dipende da una complessa rete psico-neuro-endocrino-immuno-metabolica, cellulare e molecolare altamente interconnessa, chiamata proprio sistema o asse dello stress. I componenti chiave sono rappresentati dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e dal sistema nervoso autonomo (SNA), che interagiscono con altri centri vitali del sistema nervoso centrale (SNC) e con organi periferici e sistemi, dalla cui attivazione complessiva si genera una risposta rapida, efficace, multisistemica e autolimitantesi, che permette all’organismo una reazione corporea e neuropsichica ottimale. Le catecolamine e il cortisolo rappresentano gli attori principali che esplicano e attivano le reazioni psichiche e comportamentali dell’individuo nella reazione di stress, la cosiddetta reazione fight or flight . L’azione delle catecolamine è breve, quella del cortisolo più duratura e mediata dall’attivazione dei recettori del cortisolo (GR e MR, recettori dei glucocorticoidi e mineralcorticoidi rispettivamente) espressi ubiquitariamente. Attraverso azioni non genomiche e genomiche i glucocorticoidi modulano una serie di processi metabolici, con caratteristiche sesso specifiche. Una delle conseguenze della reazione dello stress, in condizioni in cui quest’ultimo sia persistente o non adeguatamente regolato, è lo sviluppo di uno stato infiammatorio cronico. Il cortisolo ha un ruolo rilevante nell’equilibrio citochinico pro/antinfiammatorio. In condizioni di stress cronico questo equilibrio viene meno e si crea uno scenario caratterizzato da risposte infiammatorie eccessive. È oggi definito il ruolo dello stato infiammatorio cronico nella fisiopatologia della sindrome metabolica, dell’obesità e del diabete, così come della depressione. In questa rassegna percorreremo, sulla base delle evidenze della letteratura, i meccanismi psico-neuro-endocrino-metabolici sottesi alla regolazione dello stress e alle conseguenze metaboliche e psichiche potenzialmente generabili e correlate allo stress cronico o all’alterata regolazione dello stesso.","PeriodicalId":18095,"journal":{"name":"L'Endocrinologo","volume":"3 6","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-06","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"L'Endocrinologo","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1007/s40619-023-01379-3","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Sommario Lo stress rappresenta la risposta di adattamento dell’organismo a una minaccia all’equilibrio (omeostasi) dell’organismo da parte di eventi o stressor di natura intrinseca o estrinseca, reali o percepiti. Gli stressor attivano un variegato e intricato repertorio di risposte fisiologiche biologiche e comportamentali (allostasi) volte a ristabilire l’equilibrio ottimale dell’organismo (eustasi). La risposta adattiva agli stressor dipende da una complessa rete psico-neuro-endocrino-immuno-metabolica, cellulare e molecolare altamente interconnessa, chiamata proprio sistema o asse dello stress. I componenti chiave sono rappresentati dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e dal sistema nervoso autonomo (SNA), che interagiscono con altri centri vitali del sistema nervoso centrale (SNC) e con organi periferici e sistemi, dalla cui attivazione complessiva si genera una risposta rapida, efficace, multisistemica e autolimitantesi, che permette all’organismo una reazione corporea e neuropsichica ottimale. Le catecolamine e il cortisolo rappresentano gli attori principali che esplicano e attivano le reazioni psichiche e comportamentali dell’individuo nella reazione di stress, la cosiddetta reazione fight or flight . L’azione delle catecolamine è breve, quella del cortisolo più duratura e mediata dall’attivazione dei recettori del cortisolo (GR e MR, recettori dei glucocorticoidi e mineralcorticoidi rispettivamente) espressi ubiquitariamente. Attraverso azioni non genomiche e genomiche i glucocorticoidi modulano una serie di processi metabolici, con caratteristiche sesso specifiche. Una delle conseguenze della reazione dello stress, in condizioni in cui quest’ultimo sia persistente o non adeguatamente regolato, è lo sviluppo di uno stato infiammatorio cronico. Il cortisolo ha un ruolo rilevante nell’equilibrio citochinico pro/antinfiammatorio. In condizioni di stress cronico questo equilibrio viene meno e si crea uno scenario caratterizzato da risposte infiammatorie eccessive. È oggi definito il ruolo dello stato infiammatorio cronico nella fisiopatologia della sindrome metabolica, dell’obesità e del diabete, così come della depressione. In questa rassegna percorreremo, sulla base delle evidenze della letteratura, i meccanismi psico-neuro-endocrino-metabolici sottesi alla regolazione dello stress e alle conseguenze metaboliche e psichiche potenzialmente generabili e correlate allo stress cronico o all’alterata regolazione dello stesso.