La Partecipazione Delle Imprese Edili Italiane Al Procurement Della Banca Mondiale (The World Bank's Procurement Competition and the Italian Construction Industry)
Michele Benvenuti, L. Casolaro, Tindaro Paganini, Umberto Viviani
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Abstract
Italian Abstract: Nell'ambito della propria attivita di procurement la Banca Mondiale eroga annualmente tra i 20 e i 40 miliardi di dollari di nuovi prestiti, la meta dei quali destinati al finanziamento di infrastrutture. Si tratta di un mercato nel quale le imprese italiane hanno conseguito risultati significativi, con un'incidenza superiore al 4 per cento del volume complessivo tra il 2007 e il 2012 (quasi il 6 per i soli appalti relativi a infrastrutture), facendo dell'Italia il quarto paese a livello globale. Le aggiudicazioni hanno riguardato un gruppo ristretto di imprese e si sono concentrate in contratti di grandi dimensioni, in progetti relativi a infrastrutture di trasporto e in mercati geografici limitrofi (Europa emergente e Asia Centrale). Le procedure utilizzate dalla Banca Mondiale nel settore del procurement pubblico sono oggetto di una profonda revisione. Da essa possono scaturire ulteriori opportunita per le imprese italiane, connesse con una crescente valutazione di aspetti diversi dal costo monetario iniziale nella selezione dei progetti, ma anche rischi, perche una piu frequente applicazione di procedure di procurement nazionali renderebbe piu difficoltosa la partecipazione ai bandi per le imprese non locali.English Abstract: The World Bank’s procurement sector performs yearly operations ranging from $20 to $40 billion, half of which financing civil works. The share of contracts assigned to Italian firms peaked at 4 per cent in 2007-2012 (6 per cent in the civil works sector), significantly improving the level of the previous 2001-2006 period; Italy ranked as the fourth country in overall value. These projects are carried out by a small number of firms, are large in size, situated in relatively close markets (Eastern Europe and Central Asia) and mainly related to transportation. The World Bank’s procurement procedures are currently under revision. Both opportunities and risks may arise for Italian firms. Projects will be assessed by looking beyond the initial bid price: quality and life-cycle profitability will be more relevant, representing a potential advantage to Italian firms used to managing large, complex projects. On the other hand, a more widespread use of national procurement procedures could result in a comparative disadvantage for non-local firms.