{"title":"Lavoro, fiducia e motivazioni intrinseche","authors":"G. Degli Antoni","doi":"10.3280/qua2021-113006","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nel corso degli ultimi anni, la distinzione tra motivazioni ad agire intrinseche ed estrinseche ha ricevuto crescente attenzione. È stato inoltre messo in luce un possibile effetto spiazzamento che l'introduzione di incentivi economici può generare sul livello di motivazioni intrinseche ad agire. Il contesto lavorativo sembra essere caratterizzato non solo da una elevata complessità motivazionale, ma anche dalla presenza di motivazioni intrinseche. Di conseguenza, politiche da parte dei datori di lavoro basate su controllo, sanzione e altri incentivi di carattere estrinseco pos-sono spiazzare le motivazioni intrinseche dei lavoratori. Ciò comporta il rischio di una riduzione dell'impegno profuso dal lavoratore, oltre che, plausibilmente, della soddisfazione per il lavoro. Il presente contributo propone un'analisi delle relazioni tra il livello di motivazioni intrinseche ed estrinseche per il lavoro, da un lato, e alcune caratteristiche del lavoro e del rapporto tra principale e dipendente, dall'altro. Dal punto di vista teorico, l'analisi si rifà sostanzialmente al volume di Frey del 1997 \"Not just for the money\". In tale contributo, Frey considera alcuni elementi caratterizzanti l'attività lavorativa e il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore che possono promuovere o spiazzare la presenza di motivazioni intrinseche. L'analisi empirica si basa su un dataset originale che comprende dati relativi a oltre 2000 lavoratori dipendenti, collezionato attraverso la somministrazione di un questionario online.","PeriodicalId":211105,"journal":{"name":"QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO","volume":"1 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.3280/qua2021-113006","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Nel corso degli ultimi anni, la distinzione tra motivazioni ad agire intrinseche ed estrinseche ha ricevuto crescente attenzione. È stato inoltre messo in luce un possibile effetto spiazzamento che l'introduzione di incentivi economici può generare sul livello di motivazioni intrinseche ad agire. Il contesto lavorativo sembra essere caratterizzato non solo da una elevata complessità motivazionale, ma anche dalla presenza di motivazioni intrinseche. Di conseguenza, politiche da parte dei datori di lavoro basate su controllo, sanzione e altri incentivi di carattere estrinseco pos-sono spiazzare le motivazioni intrinseche dei lavoratori. Ciò comporta il rischio di una riduzione dell'impegno profuso dal lavoratore, oltre che, plausibilmente, della soddisfazione per il lavoro. Il presente contributo propone un'analisi delle relazioni tra il livello di motivazioni intrinseche ed estrinseche per il lavoro, da un lato, e alcune caratteristiche del lavoro e del rapporto tra principale e dipendente, dall'altro. Dal punto di vista teorico, l'analisi si rifà sostanzialmente al volume di Frey del 1997 "Not just for the money". In tale contributo, Frey considera alcuni elementi caratterizzanti l'attività lavorativa e il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore che possono promuovere o spiazzare la presenza di motivazioni intrinseche. L'analisi empirica si basa su un dataset originale che comprende dati relativi a oltre 2000 lavoratori dipendenti, collezionato attraverso la somministrazione di un questionario online.