Conversando con un assente: Giovanni Battista Jacobelli e le sue lettere familiari dalla Polonia del Seicento Wojciech Tygielski (2019). Dylematy włoskiego emigranta. Giovanni Battista Jacobelli (1603–1679), śpiewak i kapelan nadworny, kanonik warmiński.
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Abstract
“La lettera, conversazione con un assente, rappresenta un evento capitale della solitudine”, scriveva Emil Cioran, scorgendo la supremazia della parola reale, “vissuta”, della lettera su quella “affettata” dell’opera: “cercate la verità su un autore nella sua corrispondenza, piuttosto che nella sua opera. L’opera è perlopiù una maschera [...]. In fondo i libri sono accidenti, le lettere eventi: donde la loro sovranità.” (Cioran, 2007, p. 107). Attraverso la corrispondenza ci si rivela il ritratto dell’uomo quale egli è: con i suoi vizi e virtù, le sue intenzioni, aspirazioni, soddisfazioni, frustrazioni, angosce e paure, soprattutto quando si tratta di lettere indirizzate alle persone più care. Tuttavia, ricostruire un ritratto ‘credibile’ in base alla corrispondenza è un compito arduo. Non solo perché decifrare le affinità tra i congiunti, frugare negli archivi How to reference this article Trzeciak-Cygan, M. (2021). Conversando con un assente: Giovanni Battista Jacobelli e le sue lettere familiari dalla Polonia del Seicento. Italica Wratislaviensia, 12(1), 217–222. DOI: http://dx.doi.org/10.15804/IW.2021.12.1.12