非骨水泥型全髋关节假体植入技术

P. Bizot
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Tuttavia si tratta di una tecnica più onerosa che necessita di un grande ventaglio di taglie d'impianto. Non è sempre realizzabile ed espone a rischi di frattura in fase perioperatoria, di difetto di osteointegrazione e di difficoltà d'estrazione degli impianti. Sono disponibili numerosi modelli di impianto non cementato. Sono caratterizzati da una rugosità di superficie, intervenendo nella stabilità primaria e nell'osteointegrazione, alla quale possono aggiungersi un rivestimento poroso, bioattivo, un macrorilievo e un sistema di fissazione complementare. Le cupole press-fit, le più utilizzate, sono spesso emisferiche, modulari e composte da una cupola metallica e da un inserto con incastro tronco-conico. Gli steli non cementati sono dritti o anatomici e di lunghezza variabile.</p><p>Gli steli dritti, utilizzabili da entrambi i lati, si bloccano per effetto d'angolo, principalmente al livello della diafisi femorale prossimale. Gli steli anatomici hanno una varietà destra e sinistra, poggiano su un riempimento metafisario massimale e un ancoraggio più prossimale. La pianificazione preoperatoria è un elemento essenziale che determina la fattibilità dell'intervento, il posizionamento e la taglia degli impianti, con l'obiettivo di ristabilire l'assetto dell'anca. Essa si effettua su lastre del bacino abitualmente in 2D, o più recentemente in 3D a partire da ricostruzioni. La tecnica non cementata esige e richiede una fase di apprendimento. L'operatore deve conoscere le caratteristiche degli impianti utilizzati, rimanere costante nelle proprie scelte, rispettare rigorosamente le regole del press-fit, e prevedere sempre una fissazione alternativa cementata in caso di non-fattibilità o di complicanze.</p><p>È indispensabile una radiografia postoperatoria per verificare il buon posizionamento dell'impianto ed eliminare una fessura o frattura occulte. Fatte salve una pianificazione preoperatoria precisa e una via d'accesso controllata, le indicazioni del “non cementato” sono numerose, anche nel soggetto anziano, richiedendo di mantenere l'attenzione sul rischio di frattura.</p></div>","PeriodicalId":100454,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica","volume":"15 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Tecnica di impianto delle protesi totali d'anca non cementate\",\"authors\":\"P. Bizot\",\"doi\":\"10.1016/S2211-0801(20)30003-0\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><h3>Riassunto</h3><p>I risultati funzionali e la sopravvivenza delle protesi totali d'anca (PTA) non cementate non sono significativamente diversi da quelli delle PTA cementate. 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摘要

非骨水泥型全髋关节假体(PTA)的功能结果和生存率与骨水泥型髋关节假体没有显著差异。尽管75岁以上患者的复查率和早期假体周围骨折的风险较高,但非骨水泥PTA内固定是目前许多国家流行的内固定方法。非骨水泥固定是基于机械一次固定,在粘弹性骨腔内减少刚性植入物(压配合)和生物二次固定,骨再生与植入物直接接触(骨整合)。它消除了丙烯酸水泥的界面及其有害副作用,并在操作时间方面具有优势。然而,这是一种更昂贵的技术,需要广泛的植物尺寸。它并不总是可行的,并暴露出围手术期骨折、骨整合缺陷和植入物提取困难的风险。有许多非胶结设备型号可供选择。它们的特点是表面粗糙,介入初级稳定性和骨整合,可以添加多孔、生物活性涂层、宏观松解和互补固定系统。最常用的压配合圆顶通常是半球形、模块化的,由金属圆顶和带截锥接头的插入件组成。未胶结的茎是直的或解剖学上的,长度可变。直柄可从两侧使用,主要在股骨近端骨干水平处受到角度效应的阻挡。解剖茎有左右两种,位于最大干骺端填充物和更近端的锚固件上。术前计划是决定干预可行性、植入物位置和尺寸的重要因素,目的是恢复髋关节结构。它是在盆地的板块上进行的,通常是2D,或者最近从重建开始的3D。未加注释的技术需要并且需要一个学习阶段。操作员必须了解所用系统的特性,在选择时保持不变,严格遵守压配合规则,在不可行或出现并发症的情况下,始终提供替代性骨水泥固定。术后X光检查对于验证植入物的正确定位和消除隐性裂纹或骨折至关重要。在不影响精确的术前计划和可控的进入途径的情况下,即使在老年人中也有许多“非胶结”的迹象,需要注意骨折的风险。
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
Tecnica di impianto delle protesi totali d'anca non cementate

Riassunto

I risultati funzionali e la sopravvivenza delle protesi totali d'anca (PTA) non cementate non sono significativamente diversi da quelli delle PTA cementate. Nonostante il tasso di revisione per i pazienti con più di 75 anni e il rischio di frattura periprotesica precoce siano più elevati, la fissazione non cementata delle PTA rappresenta attualmente il metodo di fissazione prevalente in numerosi paesi. La fissazione non cementata si basa su una fissazione primaria meccanica, con riduzione di un impianto rigido in una cavità ossea viscoelastica (press-fit) e una fissazione secondaria biologica, con ricrescita ossea a contatto diretto con l'impianto (osteointegrazione). Elimina l'interfaccia del cemento acrilico e i suoi effetti secondari dannosi e consente un vantaggio in termini di tempi operatori. Tuttavia si tratta di una tecnica più onerosa che necessita di un grande ventaglio di taglie d'impianto. Non è sempre realizzabile ed espone a rischi di frattura in fase perioperatoria, di difetto di osteointegrazione e di difficoltà d'estrazione degli impianti. Sono disponibili numerosi modelli di impianto non cementato. Sono caratterizzati da una rugosità di superficie, intervenendo nella stabilità primaria e nell'osteointegrazione, alla quale possono aggiungersi un rivestimento poroso, bioattivo, un macrorilievo e un sistema di fissazione complementare. Le cupole press-fit, le più utilizzate, sono spesso emisferiche, modulari e composte da una cupola metallica e da un inserto con incastro tronco-conico. Gli steli non cementati sono dritti o anatomici e di lunghezza variabile.

Gli steli dritti, utilizzabili da entrambi i lati, si bloccano per effetto d'angolo, principalmente al livello della diafisi femorale prossimale. Gli steli anatomici hanno una varietà destra e sinistra, poggiano su un riempimento metafisario massimale e un ancoraggio più prossimale. La pianificazione preoperatoria è un elemento essenziale che determina la fattibilità dell'intervento, il posizionamento e la taglia degli impianti, con l'obiettivo di ristabilire l'assetto dell'anca. Essa si effettua su lastre del bacino abitualmente in 2D, o più recentemente in 3D a partire da ricostruzioni. La tecnica non cementata esige e richiede una fase di apprendimento. L'operatore deve conoscere le caratteristiche degli impianti utilizzati, rimanere costante nelle proprie scelte, rispettare rigorosamente le regole del press-fit, e prevedere sempre una fissazione alternativa cementata in caso di non-fattibilità o di complicanze.

È indispensabile una radiografia postoperatoria per verificare il buon posizionamento dell'impianto ed eliminare una fessura o frattura occulte. Fatte salve una pianificazione preoperatoria precisa e una via d'accesso controllata, le indicazioni del “non cementato” sono numerose, anche nel soggetto anziano, richiedendo di mantenere l'attenzione sul rischio di frattura.

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