L. Siniscalchi, G. Moccia, Angela Nigro, A. D. Corte, G. Ferrucci, R. Frammartino, A. Genovese, Concetta Pironti, B. Charlier, V. Izzo, Giovanni Boccia, A. Turco, A. Borrelli, F. D. Caro, Oriana Motta
{"title":"如何使医院“甲醛免费”","authors":"L. Siniscalchi, G. Moccia, Angela Nigro, A. D. Corte, G. Ferrucci, R. Frammartino, A. Genovese, Concetta Pironti, B. Charlier, V. Izzo, Giovanni Boccia, A. Turco, A. Borrelli, F. D. Caro, Oriana Motta","doi":"10.48268/SANITA/2020/0001.11","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"La formaldeide o aldeide formica è un gas prodotto e commercializzato sotto forma di soluzione acquosa, con il nome di “formalina” ed è utilizzata nelle strutture sanitarie per conservare cellule e tessuti asportati per finalità diagnostiche e terapeutiche. Il processo in cui un campione biologico viene trattato con formaldeide si definisce “fissazione” e consente di mantenere inalterata nel tempo la morfologia cellulare e l’architettura del tessuto, impedendone la degenerazione post-necrotica; in tal modo si può conservare il campione biologico fino al momento della diagnosi definitiva o a tempo indeterminato per diverse finalità (diagnostiche, scientifiche, medico-legali, etc.). La nuova normativa impone al datore di lavoro (nel caso specifico, l’ospedale) l’obbligo di effettuare una meticolosa valutazione dei danni connessi all’utilizzo di questa sostanza, al fine di definire se il livello di rischio sia rilevante per la salute dei lavoratori esposti. Per ridurre la possibilità di incorrere in effetti dannosi è opportuno mantenere un livello di esposizione dei lavoratori al di sotto dei valori limite di soglia stabiliti, tramite la messa in essere di misure tecniche e procedurali (art. 235 T.U. SSL). In questo lavoro si analizzano le motivazioni per le quali la formaldeide è stata considerata tossica, ovvero le acquisizioni scientifiche sugli effetti che può avere sull’organismo (in particolare il rischio cancerogeno) e quali siano gli obblighi del datore di lavoro per la salvaguardia dei lavoratori esposti, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 81/08; si descrive, inoltre, lo studio sperimentale condotto nell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in risposta alla normativa, per stabilire il livello di esposizione dei lavoratori alla formaldeide e limitare il rischio tossico connesso; studio rivolto con particolare attenzione agli infermieri che lavorano in sala operatoria e a tutti i lavoratori dell’Anatomia Patologica. 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